TERNI Hanno restituito all'Atalanta l'intero rimborso dei biglietti per la partita a cui non hanno mai assistito. La cifra sarà girata alla Protezione Civile e...
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La raccomandata con il bonifico è stata già spedita a Zingonia, al centro sportivo dell'Atalanta. Per mandarla c'è voluto qualche giorno vista la fila che c'è davanti agli uffici postali. «L'importante è che la somma sia arrivata a destinazione. E' un gesto simbolico, ma attraverso il quale tutta la società insieme ai genitori dei nostri ragazzi vuole esprimere vicinanza alla comunità di Bergamo» spiega il presidente. Cinquanta giorni nel corso dei quali il mondo e la vita di tutti si sono completamente ribaltati.
Sabato 23 febbraio in Italia i casi positivi accertati di Covid-19 erano ancora soltanto 132, di cui appena 88 in Lombardia. Solo due le persone che avevano perso la vita a causa del virus. La comitiva ternana composta da 82 persone tra giovani calciatori, dirigenti e genitori, dopo aver ricevuto conferma dell'evento sportivo in programma, era salita a Bergamo la sera prima, venerdì, e aveva fatto giusto in tempo a sistemarsi in albergo quando tutto improvvisamente precipita. Il governo approva il decreto legge che introduce le prime misure urgenti nelle aree in cui risulta positiva almeno una persona. Il torneo giovanile viene rinviato e così anche Atalanta-Sassuolo. L'intero gruppo torna di corsa a Terni, per puro caso senza essere entrato in contatto con nessuno. «Siamo stati noi stessi ad avvisare il sindaco di Terni e le autorità sanitarie ricorda Dominici - siamo stati i primi a Terni a vedere da vicino l'emergenza». Il gruppo arriva in città sabato sera e per tutta domenica si rincorrono voci, dubbi e paure. Il lunedì viene imposta la quarantena, mai messa per iscritto, che nel giro di pochi giorni, non senza polemiche, verrà revocata. Guardando indietro, la sensazione di aver scampato il pericolo è forte: «Nei giorni passati in isolamento ci è stato detto di tutto.
Subito dopo la revoca del provvedimento la Regione ha stilato la prima ordinanza di isolamento fiduciario per chi proveniva dalle zone a rischio. Per fortuna nessuno di noi ha contratto la malattia. Restituire il rimborso di quei biglietti è il minimo che possiamo fare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero