TERNI - Hanno messo a segno 300 truffe ai danni di persone molto anziane. I colpi, compiuti tra centro e sud Italia, hanno permesso alla banda di guadagnare 400mila euro. ...
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A smantellare il gruppo criminale i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Terni, coordinati dalla procura ternana.
Otto le persone arrestate, tutte residenti a Napoli, mentre altre due sono indagate.
L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate in danno di anziani, perpetrate tra Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania e Calabria.
L’indagine, andata avanti per un anno, è scaturita da una truffa consumata nel centro di Terni.
Gli indagati si spacciavano per marescialli dei carabinieri e avvocati, chiamavano la vittima prescelta e, simulando un grave incidente in cui era rimasto coinvolto il figlio o il nipote, si facevano consegnare denaro e preziosi per evitare gravi conseguenze giudiziarie.
Le vittime venivano accuratamente selezionate, prediligendo soggetti più deboli e indifesi, residenti in zone ed abitazioni apparentemente abbienti.
"Quella conclusa con gli arresti - hanno detto il procuratore capo, Alberto Liguori e il pm, Raffaele Iannella - è stata un’operazione meticolosa e complessa per le maniacali contromisure poste in essere dagli indagati, per gli incessanti ed imprevedibili spostamenti da una regione ad un’altra e per la quasi impossibilità di monitorare le sim telefoniche, dismesse dopo ogni truffa".
L’appello dei Carabinieri: “Se qualcuno ritiene di essere rimasto vittima di questa banda di truffatori o di altra con modalità analoghe è invitato a denunciarlo, se non l’ha già fatto, alla più vicina stazione dei carabinieri.
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Il Messaggero