Siberia, Lorenzo Barone tra volpi golose di cioccolata e cani che lo inseguono: «Ma non volevano mangiarmi»

Siberia, Lorenzo Barone tra volpi golose di cioccolata e cani che lo inseguono: «Ma non volevano mangiarmi»
«Tutto bene sono 30 km dopo Susuman». E' l'una di notte di sabato 1° febbraio quando Lorenzo Barone comunica al Messaggero la sua posizione. Il viaggiatore...

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«Tutto bene sono 30 km dopo Susuman». E' l'una di notte di sabato 1° febbraio quando Lorenzo Barone comunica al Messaggero la sua posizione. Il viaggiatore solitario che in bicicletta sta attraversando il gelido inverno della Siberia sembra aver superato di slancio i primi problemi che era stato costretto ad affrontare a causa del freddo, come la perdita di benzina dalla valvola del fornello e lo sbriciolamento della sacca in Pvc.


Gli imprevisti non mancano, ma stavolta sono di tutt'altro tipo. «Ieri notte - racconta Lorenzo - una volpe mi ha rotto il termometro per strappare una busta con della cioccolata sulla bici e nel pomeriggio nel mezzo del nulla cinque cani grossi mi sono corsi addosso, ma per fortuna non volevano mangiarmi». Barone ha appena lasciato la località di Susuman dove ha trovato una temperatura tra -45° e -50° ma ha potuto rifocillarsi in una sorta di ostello, sistemare le sue cose, ricaricare le batterie e ripartire in nottata verso la parte più fredda. «Qui parlano di -70° ma non ci credo, secondo me mi fermo sui -58°/-60° al massimo se proprio fa freddo, vedremo».

Racconta mamma Donatella al Messaggero: «Abbiamo sentito Lorenzo la notte tra giovedì e venerdì intorno all'una. Era in partenza. Stiamo aspettando che invii la localizzazione perché ci ha detto che per qualche giorno probabilmente non ci potremo sentire per mancanza di rete». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero