Si alla vita no alla droga: in 500 al convegno organizzato in cattedrale a Terni

Claudia Conte influencer delle cose belle: offrire ai giovani esempi positivi

Si alla vita no alla droga: in 500 al convegno organizzato in cattedrale a Terni
Terni - «Dobbiamo offrire ai giovani esempi positivi, alternative alla vita triste che purtroppo si prospetta a chi fa uso di droga». Claudia Conte è una...

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Terni - «Dobbiamo offrire ai giovani esempi positivi, alternative alla vita triste che purtroppo si prospetta a chi fa uso di droga». Claudia Conte è una influencer. Durante l'iniziativa "Si alla vita non alla droga. Il grande inganno” organizzata dalla parrocchia di Santa Maria Assunta nell’ambito della festa del preziosissimo sangue di Gesù, andata in scena giovedì 21 settembre a Terni, il moderatore Riccardo Marcelli la definisce l'influencer delle buone notizie: Seguiamo i consigli delle forze dell’ordine e delle persone coraggiose, come don Coluccia e don Alessandro Rossini, simboli della lotta allo spaccio e alla criminalità».

Tutto parte dalla volontà di don Alessandro Rossini, parroco del duomo, di ricordare Flavio e Gianluca scomparsi nel luglio del 2020. Due amici che persero la vita a causa di una overdose di metadone. Per la città fu una tragedia. Nello stesso anno ad Amelia morì per overdose, nel giorno del suo compleanno, Maria Chiara. Per settimane la comunità si interrò sulle responsabilità: la famiglia, la scuola, la parrocchia, le politiche sociali del comune, quelle nazionali del governo e così via. 
La cattedrale era gremita come nei giorni di festa. Oltre 500 studenti delle scuole superiori Itt Sangallo, Liceo Angeloni, Liceo Donatelli, Liceo scientifico Galilei, Ipsia Pertini, Liceo Classico Tacito ed Istituto Casagrande Cesi hanno assistito all’iniziativa che avrebbe dovuto prevedere la presenza di don Antonio Coluccia, il prete che a San Basilio a Roma rischia la vita ogni giorno per salvare i ragazzi finiti nel tunnel della tossicodipendenza e nelle mani della criminalità organizzata. Un impegno improvviso lo ha trattenuto a Roma.


C’era invece Antonio Pignataro, Dirigente di Pubblica sicurezza, consulente antidroga del Governo Meloni. Nel suo intervento ricordando alcune esperienze personali, ha sottolineato come scopo principale della lotta alla droga sia  quello di tutelare la vita e la salute dei nostri ragazzi. «Occorre che ciascuno di noi faccia la sua parte, puntualizzando che la politica non si sostituisca alla scienza medica che da anni sottolinea i danni che qualsiasi tipo di droga causa non solo a livello fisico ma anche e soprattutto a livello cerebrale».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero