Il pianto e la grinta di Stefania «Vado a Roma da Conte Stiamo battendo la fame»

«Questo bar l'abbiamo creato con tanti sacrifici insieme a mia sorella Alessia. Magari un mese non usciva lo stipendio, però, eravamo soddisfatte perché si...

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«Questo bar l'abbiamo creato con tanti sacrifici insieme a mia sorella Alessia. Magari un mese non usciva lo stipendio, però, eravamo soddisfatte perché si lavorava. Farmelo togliere perché il Governo non mi aiuta è una vergogna». Stefania Basili è un fiume in piena. Il suo sfogo su Facebook è diventato virale. Lo stress mentale. la disperazione, i pianti. Tutto concentrato in pochi minuti. E pensare che il suo bar a Montecastrilli, in provincia di Terni, è da sempre luogo di ritrovo per i giovani che intendono trascorrere serata in allegria. Non a caso si chiama "Il punto do Brasil". Quell'energia carioca che anima da anni le serata di provincia, però, si è spenta. Infranta per colpa del virus, all'inizio,  e ora davanti alla burocrazia legata alla ripartenza. «Piangere non è mai un bene per chi come me ha un'attività commerciale. E chi mi conosce sa quanto sono allegra, solare», dice Stefania. «Il bar è una fonte di reddito per me e mia sorella, ma così non possiamo più andare avanti». I seicento euro per lei e la cassa integrazione per la sorella, dipendente del bar, ancora non sono arrivati. «Non abbiamo visto un euro. Siamo alla disperazione stiamo battendo la fame», prosegue nello sfogo. Il video lo ha girato in occasione del flashmob di protesta organizzato a livello nazionale per chiedere al Governo interventi immediati a sostegno dei pubblici esercizi. «Se il gruppo che ha organizzato la protesta non fa qualcosa di concreto, a Roma ci vado da sola. Non può andare avanti così. Dopo il video mi ha chiamato tanta altra gente, disperata, che sta anche peggio di me. Servono soldi subito, immediati. Non ne faccio una questione di destra o sinistra, qui c'hanno preso in giro fino ad oggi»
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Il Messaggero