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L’avvio dell’anno scolastico? Si scrive tredici, si legge 11. Per circa 70mila studenti umbri la prima campanella suonerà infatti stamattina, non mercoledì come fissato dal calendario regionale. L’anticipo delle lezioni, sia chiaro, non è una disobbedienza ma ormai una consuetudine legata all’autonomia scolastica che consente ai consigli d’istituto di aggiustare il calendario a patto che si rispetti il vincolo nazionale dei 200 giorni effettivi di lezione. Il calendario ufficiale ha stabilito l’avvio per il 13 settembre e la chiusura per l’8 giugno, data quest’ultima che rimane fissa. Considerato che le vacanze di Natale vanno dal 22 dicembre al 7 gennaio (compresi), quelle di Pasqua dal 28 marzo al 2 aprile e ci sono i ponti del 2 novembre e 9 dicembre, i due giorni che le scuole guadagnano adesso servono in gran parte per tenerle chiuse in occasione dei santi patroni dei vari centri. Nelle scuole dell’Umbria questa scelta si registra per la maggior parte nel primo ciclo d’istruzione: Infanzia, Primaria e Secondarie di I grado. Sono dunque in buona parte le Direzioni Didattiche, che nella nostra regione sono nel complesso 24, ad aver deciso l’apertura per stamattina. C’è da dire che questa scelta ha riguardato più le scuole della provincia di Perugia che di Terni. Anche nelle secondarie di I grado, per intenderci le scuole medie inferiori, l’anticipo è stato molto gradito: sono circa una quarantina, rispetto alle 68 complessive, che aprono oggi agli studenti. Nel capoluogo sono praticamente tutti i comprensivi che anticipano. Discorso diverso per le Superiori (sono 47 in Umbria considerando i corsi inclusi negli Omnicomprensivi) che in minor quantità sono ricorse all’inizio anticipato. Se nel Ternano più o meno la metà apre oggi e l’altra mercoledì, a Perugia i licei hanno in gran parte mantenuto il giorno del calendario regionale mentre l’anticipo è stato deciso dai tecnici. Per gli studenti delle secondarie di II grado che aprono prima si prospettano due giorni senza i servizi di trasporto pubblico con orario scolastico che entrerà in vigore mercoledì. Busitalia, infatti, è “andata a regolamento” mantenendo l’orario estivo della corsa fino al giorno prima dell’inizio delle lezioni. Questo succede dall’Alta Valle del Tevere fino all’Amerino tenendo conto comunque che i disagi ci saranno più nel capoluogo dove c’è la massima concentrazione di scuole e studenti. Al di là della breve contingenza che sarà risolta con l’aiuto dei genitori o qualche attesa più lunga sotto le pensiline delle fermate, il nodo trasporti in generale rimane per gli studenti di quegli istituti che hanno lezioni anche il pomeriggio.
Il Messaggero