Santa Maria, nuovo acceleratore per il dipartimento di oncologia

Santa Maria, nuovo acceleratore per il dipartimento di oncologia
Nuovi medici e terzo acceleratore lineare in arrivo al dipartimento oncologico dell'ospedale di Terni nell'ambito di un programma di sviluppo che prevede, oltre a...

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Nuovi medici e terzo acceleratore lineare in arrivo al dipartimento oncologico dell'ospedale di Terni nell'ambito di un programma di sviluppo che prevede, oltre a incremento d'organico e investimenti tecnologici, anche un'ottimizzazione di alcune attività innovative e strategiche. Il 2020 - spiega l'Azienda ospedaliera - è infatti iniziato

con l'assunzione di tre medici oncologi, mentre sono in corso  uelle per nuovo personale anche in radioterapia e nelle altre strutture del dipartimento. È inoltre in corso, e prossima all'aggiudicazione, la gara per l'acquisto del nuovo acceleratore lineare per la radioterapia guidata dalle immagini della TC incorporata, un investimento di oltre 2 milioni di euro. «Nel 2019 nelle strutture afferenti al dipartimento di oncologia - spiega il commissario straordinario del Santa Maria,Andrea Casciari - sono state fatte complessivamente 42 mila visite ambulatoriali, esami citologici ed istologici riguardanti complessivamente 16.355 pazienti». «Il valore dell'attività ambulatoriale - ha aggiunto - si attesta sui 9,6 milioni di euro di cui oltre il 17% (circa 1,7 milioni di euro) deriva da attività extraregionale, mentre i ricoveri ammontano a 3,7 milioni di euro, di cui il 27% proviene da fuori regione. Dati che potranno anche migliorare grazie ai progetti avviati e alle tecnologie in arrivo». Nel programma di sviluppo del dipartimento, diretto dal dottor Ernesto Maranzano, rientrano anche l'ottimizzazione dell'attività dei gruppi oncologici multidisciplinari, grazie ad una nuova figura, il data manager, che coordinerà le attività dei gruppi stessi, nell'ambito dei quali vengono discusse le problematiche di ciascun paziente oncologico, condividendo i percorsi di diagnosi e cura. Fondamentale - conclude la nota dell'Azienda ospedaliera - sarà anche l'implementazione dell'attività di biologia molecolare da parte dei laboratori di patologia molecolare dell'Anatomia patologica Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero