GUALDO TADINO - Una «Santa Barbara». Così gli stessi investigatori hanno definito il deposito illegale di fuochi d’artificio trovato nella case del...
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Con l’approssimarsi della fine dell’anno sono stati intensificati da parte delle Forze dell’Ordine i controlli in materia di detenzione e commercio di articoli pirotecnici. In tale contesto, i militari della tenenza della guardia di finanza di Gubbio congiuntamente a quelli della compagnia carabinieri del comune eugubino hanno proceduto all’arresto, nella flagranza di reato, di un 50enne italiano trovato in possesso di un ingente quantitativo di fuochi d’artificio e di ordigni esplosivi artigianalmente confezionati.
Il blitz dei militari è avvenuto nelle vicinanze dell’abitazione dell’uomo stesso, che è stato sorpreso a vendere venti chili di questi fuochi a un cliente che evidentemente era in cerca di emozioni forti per la notte di San Silvestro. Verificato l’assenza di titoli per l’attività è stata eseguita una perquisizione presso l’abitazione del fermato, che dava modo di rinvenire una vera e propria «Santa Barbara», con la detenzione di oltre 400 chili di fuochi d’artificio. Le ricerche hanno consentito di scoprire poi ulteriori 10 chili ordigni esplosivi artigianali tra cui numerose bombe carta, oltre 200 candelotti Maradona e tra le più pericolose, due batterie pirotecniche collegate in serie. Questi ultimi sono stati fatti immediatamente brillare dagli artificieri dell’Arma perugina in quanto assimilabili, per potenza detonante e deflagrante, a veri e propri esplosivi privi di qualsiasi certificazione d’origine e di sicurezza.
L’arresto eseguito è stato convalidato venerdì mattina al tribunale di Perugia nel corso del processo per direttissima e l’uomo è stato poi condannato, a seguito di patteggiamento, alla pena di un anno di reclusione e 4.000 euro di multa.
I CONTROLLI
Massima attenzione come detto sul fronte dei fuochi d’artificio da parte delle forze dell’ordine. Secondo quanto si apprende, i militari della guardia di finanza in questi giorni hanno svolto una decina di verifiche in altrettanti esercizi commerciali e armerie abilitate alla vendita di fuochi e polvere per i botti di Capodanno. La buona notizia è che non sarebbero state riscontrate violazioni non solo nella qualità dei fuochi d’artificio ma anche nelle autorizzazioni necessarie agli operatori commerciali per il commercio e la vendita dei fuochi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero