TERNI Un memorial di calcio, in programma dal 2 al 5 settembre, al campo di San Francesco, per ricordare Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi, i due ragazzini ternani morti circa...
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«E anche per questo che vogliamo che il mitico campetto di terra rossa di San Giovanni torni a funzionare come una volta - argomenta Dimitri Sparamonti, il portavoce di una generazione - in questi giorni abbiamo letto l'idea di trasformare il campetto, dove abbiamo trascorso la nostra adolescenza, in uno spazio per il basket e questo ci ha lasciato a dir poco perplessi. Sono anni che lottiamo affinché quello spazio torni quello di un tempo, un punto di aggregazione per i ragazzi del quartiere. C'è anche un progetto, e noi non molleremo la presa».
Il campetto. «Il campetto di San Giovanni, e il Barretto adiacente, ha rappresentato un punto di ritrovo per una generazione intera. Negli anni il campo è stato poi trasformato in un parco giochi, Gommalandia. Adesso, dopo tante lotte e proteste degli abitanti di San Giovanni, è arrivato il provvedimento di sgombero del Comune. Abbiamo sempre detto che a quella famiglia che vive all'interno del campetto sia giusto assegnare un appartamento. Noi non vogliamo cacciare nessuno ma nel 2014 abbiamo iniziato un iter affinché il campetto tornasse ad essere uno spazio pubblico. Adesso che è stato emesso lo sgombero esecutivo forzoso sentiamo parlare di campo di basket e questo non ci sembra giusto. Uno spazio che adesso interessa a tutti. Anche perché è uscito in questi giorni un bando che prevede la possibilità di realizzare impianti su suolo pubblico grazie ad un contributo messo a disposizione dalla Presidenza del consiglio dei ministri. L'avviso è pubblico e ogni progetto c'è tempo per la presentazione fino al 30 settembre - avrà un contributo massimo di 700 mila euro in base a precisi criteri. A scadenza l'impianto tornerà al demanio comunale. E noi per quella data ci troveremo preparati anche perché siamo intenzionati ad organizzare a giorni un'assemblea popolare nel quartiere dove abbiamo intenzione di costituirci anche in associazione» aggiunge Leandro Della Ciana, un altro cresciuto a San Giovanni -
La promessa. «In realtà lo scorso anno organizzammo proprio in quell'area del campetto un evento in ricordo del nostro amico-eroe del quartiere Stefano Picerno e tutte le autorità cittadine presenti, Sindaco Latini, Vice sindaco Giuli,l'assessore regionale Melasecche, ci assicurarono che il campetto sarebbe tornato a disposizione dei ragazzi del quartiere, quindi per noi quella promessa è come un documento firmato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero