San Gemini, nasce il festival che tiene acceso il ricordo di Fefè e Raffaella vittime del Covid

San Gemini, nasce il festival che tiene acceso il ricordo di Fefè e Raffaella vittime del Covid
SAN GEMINI - Quando in una notte di marzo 2020 i bergamaschi videro sfilare per strada i mezzi militari carichi di bare non era ancora chiara la gravità di quello che stava...

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SAN GEMINI - Quando in una notte di marzo 2020 i bergamaschi videro sfilare per strada i mezzi militari carichi di bare non era ancora chiara la gravità di quello che stava accadendo. Tutto sembrava irreale. Tranne una cosa: «Bergamo era la Wuhan d'Italia». Poi il Covid arrivò ovunque. A San Gemini colpì proprio un bergamasco: Fefè (Felice Ferri), che morì all’ospedale Santa Maria di Terni il 18 dicembre 2020. Fefè aveva scelto di vivere nel borgo medievale dell’Umbria del Sud dopo aver incontrato l’amore della sua vita, Raffaella Listanti. Con lei aveva condiviso la passione per la musica e per il calcio. Lui tifoso dell’Atalanta e lei della Ternana. Entrambi innamorati di San Gemini, entrambi con il mito dell’amicizia. Insieme aprirono un’osteria nella piazza centrale del paese. All’inizio del Duemila il loro locale era meta di artisti, camminatori, poeti, compagni di quell’omone apparentemente burbero ma dal cuore grande. Tanti i concerti organizzati da Fefè e Raffaella, che spesso riunivano gli amici delle due città, Bergamo e San Gemini. Dopo la scomparsa prematura di Raffaella, Fefè continua il progetto da solo. «Tanti sono stati i musicisti, famosi o sconosciuti, e tante le iniziative organizzate in piazza San Francesco negli anni. La prima, la più importante, quella di giugno 2010 che Felice realizzò con l’aiuto degli Originals ed altri ragazzi dello stadio di Bergamo e Ultras della Ternana, per rendere omaggio a Raffaella col concerto dei Gang, insieme al torneo di calcio nelle stesse date».

Il ricordo del fratello di Fefè, Stefano Ferri, è nitido. Anche lui ha lasciato Bergamo per stabilirsi a San Gemini. Da poco più di un anno, però. Da quando decide di proseguire il progetto di Felice e Raffaella, “riaccendendo” il fuoco dell’osteria. «La loro unione simboleggiava l’amicizia tra la cittadina umbra e quella lombarda, che non può cessare» - spiega Stefano. «Teniamo acceso il fuoco» non vuole essere dunque un semplice «Rimettiamoci al lavoro». Vuole essere piuttosto un invito a tenere vivo il ricordo di Felice e Raffaella, a tramandare la loro passione per il calcio, per la musica, per il borgo.


Nasce con questo spirito il “FeFestival”, kermesse di musica che riceve il patrocinio del Comune di San Gemini, il supporto di “Baravai Anfiteatro Romano”, il sostegno di tanti privati. Quattro giornate fitte di appuntamenti: dal 12 al 15 agosto, a Terni e a San Gemini. «L’evento sarà un’ occasione per ritrovarsi dopo la tempesta di questi anni segnati dal Covid» - spiega Stefano Ferri. Il memorial si colloca come evento d’intrattenimento del territorio: i concerti coinvolgono dieci grandi band della scena ska, folk, rock, reggae, autoriale italiana, e ospiti internazionali. Si esibiranno gli Arpioni, Ramiccia con Tonino Carotone, la Banda Bassotti, Il Muro del Canto, Gang, Kaos for Cause, Path, Bobby Roots, Gillo. Il festival si apre all'Anfiteatro Romano di Terni, venerdì 12, con gli Arpioni, ormai storica ska band italiana, la Banda Bassotti con ska punk oi dalla capitale e Kaos for Cause in apertura, gruppo combat punk ternano. Dal 13 (e fino a Ferragosto) ci si sposterà a San Gemini, dove si potranno ascoltare tutti gli altri gruppi in cartellone e il grande Tonino Carotone. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero