PERUGIA - Volo Catania-Perugia: è domenica, l'aereo è pieno e in 180 contano di atterrare all'aeroporto San Francesco alle 16.45. Il volo Ryanair Fr2705 invece atterra a Fiumicino ben oltre le cinque del pomeriggio, dopo circa venti minuti trascorsi nei cieli dell'Umbria in attesa delle condizioni per un atterraggio in sicurezza. Lo raccontano alcuni dei passeggeri dirottati ieri pomeriggio su Roma, una volta arrivati nell'aeroporto della capitale.

«Dopo venti minuti passati su Perugia, il comandante ha parlato di condizioni proibitive per l'atterraggio e ci ha informato della necessità di tornare indietro per lo scalo a Fiumicino per questioni legate al maltempo». Ieri pomeriggio in effetti c'è stato qualche piovasco in Umbria, ma il problema non pare sia stata la pioggia, quanto il vento, che evidentemente tirava forte a Sant'Egidio. Così tanto da non rendere sicuro un atterraggio a Perugia e costringere il comandante a rigirare verso Roma. Dopo essere scesi a Fiumicino e accolti nel punto di raccolta, i 180 passeggeri sono rimasti per ore in attesa degli autobus per raggiungere Perugia: due sarebbero arrivati – secondo i racconti degli umbri dirottati - intorno alle sette, con i disagi e il caos dovuti al dover stabilire le priorità di imbarco sul pullman, e un terzo ancora più tardi, con l'arrivo in città in tarda serata. Diverse ore dopo quindi rispetto al previsto. Tra rabbia e tante polemiche, soprattutto per la gestione del problema a Fiumicino. «Un caos incredibile - spiega al Messaggero un professionista folignate che era tra i passeggeri - dopo un volo che era stato tranquillo e sereno. Hanno parlato di maltempo, anche se da terra ci è stato detto non abbia piovuto. Mentre il vento, si sa, al San Francesco è spesso un problema».