Salvati (Confapi): «Fabbriche aperte per vaccinare i dipendenti»

Salvati (Confapi): «Fabbriche aperte per vaccinare i dipendenti»
Aprire le fabbriche per fare i vaccini a chi lavora, coinvolgendo i medici del lavoro. carlo Salvati, presidente Confapi, ha raccolto subito l'idea che lanciata dalla sede...

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Aprire le fabbriche per fare i vaccini a chi lavora, coinvolgendo i medici del lavoro. carlo Salvati, presidente Confapi, ha raccolto subito l'idea che lanciata dalla sede nazionale e l'ha rilanciata alla presidente della regione Donatella Tesei e ai sindacati. «Tutelare chi lavora è fondamentale, e noi di Confapi, che abbiamo come associate aziende di piccole dimensioni, potrtemmo dare un contributo importante alla campagna di vaccinazione: potremmo servirci dei nostri medici del lavoro e vaccinare i dipendenti in pochissimo tempo. In questo modo daremmo una mano al sistema sanitario e potremmo lavorare con maggiore tranquillità».


«Gli imprenditori di Confapi e in generale la piccola e media industria privata del nostra regione sono stati particolarmente colpiti da questa terribile crisi e ne stanno pagando un caro prezzo - ha scritto Salvati alla presidente Tesei - Ma non si sono fermati e hanno cercato di garantire la massima sicurezza ai loro collaboratori con i quali lavorano fianco a fianco ogni giorno. Il progetto di Confapi Umbria prevede il coinvolgimento diretto dei datori di lavoro, con la collaborazione dei Medici del lavoro e delle parti Sociali». L'appello del presidente Salvati è accorato: «Per quelle tante imprese che, sono sicuro, vorranno far fronte ad un impegno straordinario nel favorire nel più breve tempo possibile la vaccinazione di tutti gli addetti, si potranno poi trovare a livello normativo meccanismi premianti dal punto di vista fiscale o contributivo - specifica- I Medici del lavoro infatti, in questi lunghi mesi, hanno lavorato intensamente per garantire la sicurezza nelle aziende e potrebbero ulteriormente rendersi utili nell'ampliare la platea di qualificati operatori sanitari che possono somministrare il vaccino e partecipare a questo progetto».

Insomma, altro che stand con le Primule, il mondo delle piccole imprese si rende disponibile a essere protagonista attivo nella lotta contro il virus. L'appello è lanciato. Ora manca solo la disponibilità della Regione. E, forse, i vaccini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero