Terni, al Memorial D'Aloja ci saranno anche Rodini e Cesarini: il lago è d'oro con la coppia vincente del canottaggio

Le due atlete hanno fatto la storia: sono state le prime donne a vincere le Olimpiadi nella loro specialità

Terni, al Memorial D'Aloja ci saranno anche Rodini e Cesarini: il lago è d'oro con la coppia vincente del canottaggio
TERNI Che effetto fa essere entrate nella storia? Valentina Rodini e Federica Cesarini prima si scambiano uno sguardo interrogativo e poi sorridono. «Ci fa piacere, per noi...

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TERNI Che effetto fa essere entrate nella storia? Valentina Rodini e Federica Cesarini prima si scambiano uno sguardo interrogativo e poi sorridono. «Ci fa piacere, per noi ma anche per tutto il movimento femminile. Siamo orgogliose di essere donne». Rodini e Cesarini sono le ragazze vincenti del canottaggio, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokio nella specialità del doppio pesi leggeri al femminile: mai nessuna come loro, prima. Ma sono vincenti anche per molto altro. Creative. Hanno ideato una linea di body in tessuto tecnico in collaborazione con la DiBi. Solidali. Il ricavato della vendita di questi body va a costituire due borse di studio «per un lui e per una lei», che fanno le scuole superiori, in modo che possano allenarsi al meglio continuando a studiare. Contemporanee. «Siamo femministe, nel limiti del legale», ridono.

Laureate, Cesarini in Scienze Politiche, Rodini in Economia, con tesi che riguardano comunque lo sport o, meglio, la mentalità sportiva.
Capaci di inseguire i propri sogni e di prenderli in mano senza esserne intimorite. Resilienti di fronte alle difficoltà e capaci di metterci la faccia sempre, anche quando il corpo sente la fatica. Umili quanto basta, ma anche aggressive per continuare a vincere. Il segnale è lo smalto rosso di Rodini: «Siamo in periodo di gare, meglio far capire che siamo pronte». Meglio far capire che "Siamo noi". Così gridava Valentina a Federica alle Olimpiadi, quando si stava accorgendo che la loro barca era quella più avanti e che la linea del traguardo si stava avvicinando. "Siamo noi", anche se Federica non ci credeva e non ci ha creduto fino a quando non ha visto il risultato stampato sul tabellone.


Sportive fin da bambine, si sono incontrate in barca e sono diventate amiche «nonostante siamo l'una l'opposta dell'altra». Non litigano, hanno anche un linguaggio "segreto", fatto di gesti e di sguardi con cui comunicano anche senza parlare. Divise solo dalle squadre per cui gareggiano: Cesarini per le Fiamme Oro e Rodini per le Fiamme Gialle. «E meno male che c'è questa possibilità: ci lasciano veramente allenare come crediamo meglio e ci permettono di inseguire i nostri sogni».


Ora questi due talenti del remo si stanno allenando a Piediluco in vista del Memorial D'Aloja che si terrà questo fine settimana e gareggeranno sabato 1 aprile anche se il lungo allenamento che le ha portate dritte sul gradino più alto del podio olimpico ha lasciato qualche acciacco a entrambe e non si sentono al massimo della forma: «Abbiamo avuto un anno un po' complicato e, adesso, stiamo costruendo il 2023. Certo, se perdi l'allenamento si sente. Ripartiamo dallo scalino più basso, ma, comunque, ci crediamo e ci mettiamo la faccia». Due facce bellissime di donne piene di vita e vincenti, che guardano al futuro con consapevolezza ma anche con la capacità di emozionarci e farci emozionare ancora. Valentina Rodini e Federica Cesarini: "Siamo noi".
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Il Messaggero