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Giornate Europee del Patrimonio a Rocca San Zenone si parla della chiesa di San Giovanni Battista. L'occasione è la presentazione, oggi alle 16, del libro “La chiesa di San Giovanni Battista in Rocca San Zenone”, a cura di Maria Cristina Marinozzi edito da Edizioni Thyrus. Un testo in linea con il tema di questa edizione “Patrimonio culturale sostenibile: un’eredità per il futuro, per le nuove generazioni".
In questo caso, la chiesa di San Giovanni Battista è un esempio emblematico essendo passata dell’abbandono alla rinascita, grazie ai lunghi restauri, fino alla valorizzazione con la pubblicazione del libro.
Alla presentazione, ospitata nell’omonima chiesa, parteciperanno la curatrice, Stefania Furelli, funzionario storico dell’arte della Sabap dell’Umbria, don Claudio Bosi, direttore dell’ufficio per i Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Terni, Roberta Bambini, dirigente dei licei classico e artistico di Terni, i restauratori Donatella Bonelli e Gianni Castelletta, e Noemy Papa di Edizioni Thyrus.
Durante l'evento il maestro Massimo Zavoli presenterà l’incisione calcografica in acquaforte “Rocca San Zenone – San Giovanni Battista”.
Il volume promosso dall’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Terni con il sostegno e il patrocinio della Fondazione Carit, è il risultato del rilievo stratigrafico e dello studio storico archivistico condotti in occasione dell’avvio del cantiere di restauro degli apparati decorativi della chiesa da una classe dell’indirizzo “Rilievo e Catalogazione dei Beni culturali” dell’allora Istituto Statale d’Arte, attuale Liceo Artistico “O.Metelli”.
Il rilievo della stratigrafia è servito come base di riferimento per gli interventi della ditta che ha effettuato il restauro e per il progetto curato dalla Soprintendenza.
Successivamente l’attività è proseguita con lo studio delle fasi decorative della chiesa sulla base della ricerca archivistica svolta presso l’Archivio Storico Diocesano e l’Archivio di Stato di Terni.
A questa attività si è affiancata l’analisi stilistica e iconografica degli affreschi, principalmente della navata destra, attraverso il confronto con le opere di artisti di ambito spoletino.
Infine, nel libro vengono ricostruite le vicende costruttive dell’edificio e le fasi decorative, mentre le schede analizzano la decorazione quattrocentesca riportata alla luce durante il restauro. In particolare i due registri di affreschi della parete destra, dei quali grazie al restauro e all'aggiornamento bibliografico successivo, è stato possibile identificare la mano dell'autore.
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