Terni. Il dg Casciari: «Rivoluzione in ospedale. Cardiochirurgia: pronto il concorso da primario»

Il Santa Maria esce rafforzato dopo l'accordo tra Regione e Università

Terni. Il dg Casciari: «Rivoluzione in ospedale. Cardiochirurgia: pronto il concorso da primario»
L'INTERVISTA Ad un anno e sei mesi dalla nomina da parte della Regione del direttore generale dell'ospedale di Terni Andrea Casciari la nuova organizzazione è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

L'INTERVISTA

Ad un anno e sei mesi dalla nomina da parte della Regione del direttore generale dell'ospedale di Terni Andrea Casciari la nuova organizzazione è diventata realtà. Ha coinvolto sia l'area sanitaria che quella amministrativa con l'obiettivo di migliorare sia la qualità dei servizi sanitari si l'organizzazione complessiva dei reparti. E la speranza è quella di continuare ad attirare pazienti da fuori regione, nonostante i cambiamenti che stanno avvenendo nel sistema sanitario del nord del Lazio. Quest'anno, intanto, la mobilità sanitaria ha fatto chiudere il bilancio «con un saldo attivo di 20 milioni di euro».


 

Andrea Casciari, Come è avvenuto tutto questo?
«Un anno fa l'assetto organizzativo non esisteva, al Sitro (Servizio infermieristico, tecnico, riabilitativo e ostetrico) mancava sia il dirigente che numerose posizioni organizzative. Adesso invece ci sono sia il dirigente che i responsabili delle diverse strutture in grado di gestire i circa milletrecento dipendenti il cui funzionamento ottimale è fondamentale per la corretta gestione assistenziale del paziente. Oggi ci sono meno incarichi e meglio pagati».
 

Qual è l'obiettivo della nuova organizzazione?
«Quello di avere una filiera di responsabilità che mira ad avere servizi con una qualità più alta. Da questo momento si parte. Non si tratta di un punto di arrivo ma di partenza».
 

Quali sono i numeri del nuovo organigramma?
«Con la deliberazione del nuovo organigramma aziendale sono stati previsti 8 dipartimenti sanitari, 42 strutture complesse sanitarie, 6 strutture complesse amministrative, 16 strutture semplici dipartimentali, 36 strutture semplici».

Alte specialità. Tiriamo le somme dopo la stipula della convenzione tra la Regione e l'Ateneo.

«La Cardiochirurgia resta a Terni. Nei prossimi giorni verrà bandito il concorso del responsabile di cardiochirurgia ma anche di Ginecologia e Ostetricia. Poi per la Cardiologia il professor Ambrosio (universitario) condurrà la struttura ad interim fino a quando non verrà coperto il posto mentre Marcello Dominici (facente funzione dopo l'andata in pensione di Enrico Boschetti) rimarrà responsabile della Emodinamica fino al pensionamento. La Pneumologia, reparto importante per Terni anche per la criticità dell'aria, passa da struttura semplice a complessa. Presto anche qui procederemo alla copertura prima con incarico facente funzione e poi con il concorso, prevista anche la ristrutturazione del reparto con l'area semi intensiva».
Anche la Radiologia interventistica è diventata struttura complessa
«E' un dato molto importante perchè è il riconoscimento di una scuola che qui c'è sempre stata».
 

Altro capitolo, il Pronto soccorso.
«C'è il completamento del progetto per l'affidamento dei lavori per l'ampliamento del pronto soccorso con l'osservazione breve intensiva che verrà trasferita nel modulo ex covid liberando nuovi spazi e percorsi adeguati».
Le attese si sono accorciate?


«L'accordo con Narni ha praticamente risolto il problema, anche grazie all'apporto dei medici di medicina generale che si occupano dei codici bianchi e verdi. A maggio saranno completati i lavori alle Grazie cosa che ci permetterà di garantire le dimissioni protette che ogni giorno oscillano tra i 20 e 30 pazienti. Da non dimenticare, inoltre, anche i 12 posti letto alle Domus Gratiae».
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero