Ristoranti, corsa per cercare di riaprire. In centro slalom tra tavolini e pedane

Ristoranti, corsa per cercare di riaprire. In centro slalom tra tavolini e pedane
Pedane, dehors e tavolini, nell’acropoli è ufficialmente iniziato il countdown alla ripartenza. Sin dalla prima mattina di ieri, nel centro storico, c’è...

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Pedane, dehors e tavolini, nell’acropoli è ufficialmente iniziato il countdown alla ripartenza. Sin dalla prima mattina di ieri, nel centro storico, c’è un gran lavorio. Corso Vannucci, certo, ma anche nelle piazze Danti e Ansidei e via Baldeschi, senza risparmiare le attività di ristoranti e bar della periferia cittadina. Sciolto il nodo del quando, da domani il settore della ristorazione entra nel vivo della graduale ripartenza. Ma per ora il via arriva solo alle attività che dispongono di uno spazio all’aperto, per gli altri si vedrà da giugno.

LUNGO IL CORSO
C’è chi ridipinge le pedane, chi fa le prove generali di posizionamento dei tavoli e chi allestisce i dehors abbellendoli con piante e fiori. A poche ore dalla riapertura, chi dispone di un’area esterna da allestire per accogliere clienti e, speriamo presto, anche turisti, ci prova. L’obiettivo è quello di tentare di recuperare anche una sola di parte di quanto perso in questi mesi. In particolare da quanto l’Umbria ha lasciato la zona gialla per rimanere prima in rossa e poi in arancione. Le regole sono sempre quelle dell’estate 2020 (distanziamento, per chi può prenotazione) con la novità del coprifuoco fissato alle 22. Tra i ristoratori, in molti in questa prima fase manterranno la possibilità di consegna d’asporto o a domicilio. Anche perché, in particolar modo nell’acropoli, i pochi che hanno la possibilità di un’area esterna dove allestire dehors estivi, dispongono comunque di pochi coperti. In alcune situazioni, come l’anno scorso, il Comune è venuto incontro ad alcune attività. Come ad esempio in piazza Piccinino dove un po’ di spazio in meno alla sosta a pagamento, darà l’opportunità alla pizzeria Mediterranea e al bar le Vipere di ampliare i proposti posti. Per tutti gli altri, invece, si continua con il servizio take away o delivery, costretti ad aspettare tempi migliori. 


E nell’attesa di una riapertura che sia per tutti, da piazza Ansidei, quasi all’ombra dell’Arco Etrusco, arriva la provocazione del proprietario della trattoria omonima alla via: un solo tavolo esterno, davanti alla porta d’ingresso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero