Rimossa dalla strada la carcassa di un cinghiale investito, ma è rimasta lì più di due giorni

Rimossa dalla strada la carcassa di un cinghiale investito, ma è rimasta lì più di due giorni
Probabilmente sono serviti pure i nostri articoli e le segnalazioni da parte dei cittadini sui social, anche con dei video condivisi. Nel primo pomeriggio del 29 luglio, a Terni,...

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Probabilmente sono serviti pure i nostri articoli e le segnalazioni da parte dei cittadini sui social, anche con dei video condivisi. Nel primo pomeriggio del 29 luglio, a Terni, è stata rimossa dalla strada la carcassa di un cinghiale, un esemplare femminile, probabilmente investito da un automezzo e ucciso. Quell'animale morto è stato lì per tutta la giornata di mercoledì e quella di giovedì, prima di essere portato via il venerdì. L'intervento, per il quale arrivano pure dei ringraziamenti da parte dei nostri lettori anche per aver noi stessi evidenziato il problema su segnalazione di alcuni cittadini, ha tolto una situazione di forte imbarazzo e disagio non solo a chi transitava da quelle parti, in Strada di San Rocco in direzione di Stroncone, ma anche ai residenti di alcune abitazioni che si trovano vicino al punto dove l'animale è stato investito e ucciso. Per due giorni, infatti, hanno dovuto sopportare un fetore insopportabile emanato da quella carcassa, che nella giornata in cui è stato rimosso cominciava persino a gonfiarsi. Il ritardo di questa rimozione è dovuto ai tempi di intervento dei soggetti preposti. In base all'opera di prevenzione dalla peste suina africana, alla quale anche la Regione dell'Umbria aderisce, per ogni suino investito e ucciso deve essere avvertito l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Umbria e Marche, chiamato a autorizzare e disporre la rimozione e poi a disporre pure l'analisi per escludere l'infezione legata al virus. Resta il fatto che, per più di due giorni, gli abitanti della zona si sono fatti sentire, affinché quel cinghiale morto venisse rimosso al più presto dalla strada.

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Il Messaggero