Rifiuti e cinghiali, spunta una "giungla" di Ponte Le Cave

Rifiuti e cinghiali, spunta una "giungla" di Ponte Le Cave
Una giungla cresciuta davanti agli occhi distratti di migliaia di automobilisti che ogni giorno transitano lungo viale Eroi dell’Aria. L’arteria è sicuramente...

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Una giungla cresciuta davanti agli occhi distratti di migliaia di automobilisti che ogni giorno transitano lungo viale Eroi dell’Aria. L’arteria è sicuramente una delle più trafficate, non solo perché si trova proprio all’uscita del raccordo Terni-Orte, ma anche perché mette in collegamento la periferia nord della città con il centro e con gli uffici di via Bramante. Eppure in pochi si sono accorti che ai lati della strada l’erba è cresciuta talmente tanto ed è diventata così fitta che al suo interno vi si riversa di tutto.


L’area, per intendersi, è quella di Ponte le Cave. Ai lati delle rampe d’accesso e uscita su viale Eroi dell’Aria è cresciuta selvaggia la vegetazione tanto da determinare una situazione di degrado. Sulla rampa d’accesso, in particolare, nei mesi scorsi l’erba era diventata così alta da creare anche qualche problema di visibilità agli automobilisti che dovevano immettersi sull’arteria. Che sia stato per questo motivo, o per timore di incendi o semplicemente per una manutenzione programmata, sta di fatto che nelle settimane passate è stata sfrondata l’erba che corre appena sul ciglio della strada. Non così sul lato opposto dove invece la “giungla” è verde e rigogliosa. Basta fermarsi nella piazzola per vedere da lì alla scarpata sottostante una distesa di bottiglie di plastica che fanno capolino tra la vegetazione. Se poi si è così temerari da addentrarsi nella “boscaglia”, si scoprono dei “tesori” incredibili: cassette di plastica, cerchioni di auto, buste e perfino una vecchia batteria auto. In terra compare anche un cartello stradale con il limite di velocità abbandonato qui chissà da quanto tempo. Questo è lo scenario che si presenta nelle zone percorribili: una discarica a cielo aperto con il “cappotto” di erba e sterpi. In quella manciata di metri di strada, però, ci sono alcune aree impenetrabili e quindi è impossibile vedere se e che cosa sia stato abbandonato qui nel corso del tempo. La situazione di trascuratezza fa sì che questa zona diventi terreno fertile per animali selvatici. Diversi passanti a più riprese hanno denunciato la presenza di cinghiali. Del resto qui e in tutta l’area sottostante, in particolare in via Bramante e oltre, sono mesi che si avvistano famiglie di ungulati che passeggiano indisturbati e che, talvolta, provocano anche qualche incidente stradale. Di fronte a questa situazione in parecchi, specie coloro che queste vie le percorrono tutti i giorni, si chiedono perché non si mettono le mani su una bella bonifica e ripulitura di queste aree. La sistemazione, infatti, non solo toglierebbe quei materiali inquinanti che si celano sotto il manto verde, ma potrebbe fare da deterrente ai cinghiali.  Considerando che qualche settimana fa, nel corso di un intervento di bonifica in zona Fiori, a ridosso della stazione, è “riaffiorata” dalle sterpaglie una vera e propria baraccopoli, diversi cittadini chiedono di non arrivare a quel punto e provvedere quanto prima. In ballo ci sono due questioni: quella della sicurezza e quella ambientale. Da sciogliere, però, il nodo della competenza. La strada è comunale ma l’Anas, a sua volta, è competente sugli svincoli e le rampe di accesso al raccordo Terni – Orte. Sta di fatto che la “giungla” sembra insistere quasi su una terra di nessuno. Per ora erba e rifiuti restano al loro posto nella speranza che la situazione non degeneri ulteriormente creando, poi, ulteriori problemi in considerazione anche dei grandi volumi di traffico che insistono su questa area. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero