Ricette senza nome dei pazienti, multati i medici di famiglia

Ricette senza nome dei pazienti, multati i medici di famiglia
PERUGIA - Gli accertamenti del Nas arrivano alla contabilità finale nei giorni in cui c’è Concorsopoli a tenere banco e a svelare i mali della sanità e...

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PERUGIA - Gli accertamenti del Nas arrivano alla contabilità finale nei giorni in cui c’è Concorsopoli a tenere banco e a svelare i mali della sanità e della politica. L’operazione

si è conclusa con la contestazione di 104 violazioni amministrative per quasi 90mila

che hanno toccato medici e farmacisti. «Il Nas di Perugia-spiegano in una nota dal ministero della Salute- ha effettuato una serie di controlli alle farmacie presenti nelle province di Perugia e Terni. Nel corso delle stesse, i militari hanno ravvisato dispensazioni di farmaci con ricette incomplete, prive di codice fiscale o nominativo paziente, alcune non datate, prive del servizio del medico prescrittore oppure dei dati del medico stesso. Inoltre in una delle farmacie è stato individuato un magazzino, destinato a deposito di farmaci, di integratori alimentari, di cosmetici in condizioni inidonee». Le farmacie finite nel mirino delle violazioni sono state una quindicina, ma anche venticinque medici di famiglia si sono visti affibbiare la sanzione perché le ricette erano incomplete. Il prontuario della multe dice così: la medico per ogni ricetta incompleta seicento euro di multa, al farmacista mille Le violazioni hanno superato quote cento perché, in qualche caso, diverse farmacie hanno infilato più di una ricetta non regolare. A fronte delle centoquattro rilevazioni non regolari, sono emerse anche una gran parte di situazioni in cui i farmacisti non hanno avuto neanche un appunto dai carabinieri del nucleo tutela della salute, Questo significa che la maggior parte delle attività verificate dai carabinieri del Nas hanno gestito in maniera corretta la tenuta delle ricette per la vendita dei farmaci. I controlli, naturalmente, non si fermeranno al bilancio reso noto ieri dal ministero della Salute, ma proseguiranno su tutti il territorio regionale per verificare la corretta gestione delle farmacie non solo da un punto di vista amministrativo. Non è la prima volta, nel corso degli anni, che i carabinieri el Nas verificano le regolari gestioni delle farmacie e alcune vicende sono finite in inchiesta più ampie che hanno riguardato anche altri aspetti della gestione dei servizi sanitari (per esempio gli accreditamenti) prima che scoppiasse il caso di Concorsopoli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero