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PERUGIA L’exploit del turismo umbro estivo, un’iniezione di fiducia per l’intera economia regionale ma anche la conferma di come le eccellenze possano fare la differenza in una fase di ripresa come quella attuale. Eccellenze artistiche e naturali, ma anche legate alla persona e ai giovani in particolare che nel mandato dell’assessore regionale Paola Agabiti occupano un posto speciale. Risorse su cui puntare per rinnovare la macchina amministrativa e renderla più snella ed efficiente anche in vista della sfida legata ai fondi e ai progetti del Pnrr: 80 le assunzioni previste nei prossimi mesi, comprese 8 posizioni dirigenziali.
Assessore Agabiti, per il turismo in Umbria è stata un’estate da record, come valuta tale trend?
«Nonostante il momento difficile, l'Umbria ha saputo interpretare le nuove necessità e aspettative di chi viaggia, grazie ad una strategia sistematica con tutti gli operatori e attori del territorio. Per l'estate possiamo parlare di un vero e proprio boom, con la crescita di arrivi e presenze su tutto il territorio e un’estensione del periodo medio di permanenza. Sono incrementi a due cifre, non solo in raffronto allo stesso mese 2020, ma anche rispetto ad agosto 2019. Una tendenza confermata anche per settembre, come dimostrano i primi dati disponibili».
Questo dimostra le enormi potenzialità dell’Umbria.
«Questo risultato ci fa guardare con fiducia alla piena ripresa di un settore strategico, uno dei fattori trainanti della nostra economia e di sviluppo per l’intera regione, con ricadute importanti per l’indotto e per intere comunità. Il sostegno alle imprese e l'opera di promozione che attraverso campagne mirate come Giunta regionale abbiamo realizzato ha dato i suoi frutti. Continueremo ad impegnarci per consolidare la ripresa, ampliare l’offerta turistica dell’Umbria e accompagnare i processi di innovazione che stanno profondamente cambiando il settore».
Quale sarà secondo lei la principale sfida?
«Le istituzioni saranno chiamate a uno sforzo aggiuntivo per valorizzare eccellenze e unicità del territorio. L'Umbria ha una serie di vocazioni consolidate che devono diventare volano per una crescita economica sostenibile, intelligente e di lungo periodo. Penso al nostro patrimonio storico, artistico, archeologico e naturalistico; ma anche all'enogastronomia, alla cultura e allo spettacolo, allo sport in piena sintonia con l'ambiente e ai tanti cammini religiosi. Questi mesi ci hanno confermato che, quando si investe in tali settori, la risposta è eccezionale. Questo vale anche per i festival e le iniziative artistiche per le quali abbiamo stanziato risorse aggiuntive importanti, così come per l'offerta culturale e il sostegno alle associazioni. Non solo si premiano i tanti artisti, tecnici e volontari di questo settore, ma si favorisce la crescita dell'intera comunità a livello economico, sociale e valoriale. E si rende ancora più bella e attraente la nostra regione».
Percorsi e processi che necessitano di una sempre maggiore efficacia ed efficienza degli uffici. Quali prospettive anche alla luce della gestione di alcuni elementi del Pnrr?
«Le donne e gli uomini che lavorano per le istituzioni, in questo caso per la nostra Regione, saranno sempre più determinanti. Lo abbiamo registrato in questi mesi difficili, tra emergenza sanitaria e sociale, lavoro a distanza e difficoltà nel conciliare tempi di vita e di lavoro. Voglio ringraziarli tutti, perché hanno fatto in modo che non si è perso tempo nella gestione dell'emergenza e allo stesso tempo è stato portato avanti il lavoro ordinario».
La Regione interverrà per colmare i gap nell’organico?
«Dobbiamo recuperare i tanti vuoti nella pianta organica, favorendo l'arrivo di coloro che rappresenteranno il futuro. Negli ultimi giorni sono state previste le procedure concorsuali pubbliche, a tempo indeterminato, sia per il personale dirigente che per il personale del comparto, prevedendo figure professionali specifiche in grado di gestire soprattutto l’attuazione dei fondi comunitari e la nuova stagione programmatoria. Per il personale dirigenziale sono previste 8 unità attraverso concorso pubblico, mentre per il comparto sono state previste 72 nuove assunzioni attraverso procedura concorsuale e 48 progressioni verticali. In calendario anche politiche di stabilizzazione per i circa 80 dipendenti a tempo determinato impiegati nel Piano rafforzamento amministrativo, regolarizzando e dando serenità a tanti giovani che lavorano con passione e competenze».
Complici le implicazioni legate alla pandemia, i giovani sembra siano stati rimessi al centro un po’ a tutti i livelli.
«È giusto e doveroso, quando si stanziano risorse per i giovani, considerarle investimenti e non spesa ordinaria o improduttiva. Dalla loro crescita e dalle opportunità che saremo in grado di garantirgli dipenderà il futuro delle nostre comunità. Sostenere i loro percorsi di crescita e socializzazione significa aiutare le famiglie e i tanti addetti dei settori coinvolti, a partire dalla scuola, dalla ricerca, dallo sport e dal sociale».
Proprio ieri è stata varata la misura che sostiene le famiglie nelle attività sportive dilettantistiche dei figli.
«Una misura cui tengo molto, nata dal confronto e dalla collaborazione con le realtà territoriali, a partire dal Coni Umbria.
Il Messaggero