Rapina a mano armata in pieno giorno a Perugia: il ladro spara per farsi dare i soldi

A San Sisto entra nell'auto di un uomo, lo minaccia con la pistola e gli fa prelevare i soldi al bancomat

Rapina a mano armata in pieno giorno a Perugia: il ladro spara per farsi dare i soldi
PERUGIA - È sabato mattina, c'è il sole e anche qualcuno in giro. Un uomo è nella sua auto, fermo all'interno del parcheggio del campo sportivo....

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PERUGIA - È sabato mattina, c'è il sole e anche qualcuno in giro. Un uomo è nella sua auto, fermo all'interno del parcheggio del campo sportivo. È occupato dai suoi pensieri, chiuso dentro ma – come spesso accade – con la sicura non inserita. Una dimenticanza che si dimostrerà fatale nel momento in cui un uomo all'improvviso apre la portiera e si infila dell'abitacolo. Ha il volto coperto, ma il sessantenne al posto di guida non nota tanto quel particolare quanto l'arma che il suo ospite non invitato e certamente non gradito ha in mano: una pistola che gli agita contro mentre gli ordina di dargli tutti i soldi che ha.

Il sessantenne è terrorizzato, non sa che fare, sicuramente balbetta e ha perso anche la forza di respirare. È soltanto immaginabile il panico di trovarsi chiuso, in uno spazio ristrettissimo a cercare la lucidità di ragionare con chi ti sventola un'arma sotto il viso. E se l'unico pensiero è che tutto finisca presto, mentre le parole non escono e gli scorre tutta la vita davanti, il rapinatore – ma per motivi opposti – ha altrettanta fretta. Vuole i soldi e li vuole subito.
E allora per riportare la sua vittima sulla terra, decide per la modalità più violenta e spaventosa: spara un colpo in aria per far capire che l'arma è carica e che lui non scherza. Talmente tanto che, sempre sotto la minaccia della pistola, costringe il sessantenne a raggiungere il più vicino istituto di credito. Qui, puntando l'arma contro di lui, gli impone di prelevare tutti i soldi che può. L'uomo riesce a prendere 140 euro, li consegna tremante nelle mani del rapinatore, che a quel punto scappa via e fa perdere le proprie tracce.
Rimasto solo, finalmente solo, il sessantenne si guarda in giro, vuole essere certo di essere in salvo. Ed è lì, comunque ancora in preda al panico, che chiama il 112, il numero unico di emergenza, e chiede aiuto alla polizia. Gli agenti accorrono a San Sisto e trovano l'uomo, vittima di una rapina a mano armata, in pieno giorno, in uno dei quartieri più popolosi della città. Racconta l'incubo appena vissuto, dall'entrata in auto fino al prelievo al bancomat.
Gli agenti lo tranquillizzano e si accertano non abbia bisogno di cure mediche. Iniziano le indagini che, prima di tutto, anche grazie all'ausilio del personale specializzato del gabinetto provinciale della polizia scientifica, accertano come il colpo in aria sia stato esploso da un'arma a salve. Il sessantenne non poteva saperlo, una magra consolazione dopo tutta quella paura, ma almeno non c'è in giro un'arma carica con pallottole vere.


Dopo questo primo accertamento, sono attualmente in corso le indagini della polizia per identificare il rapinatore, di cui la vittima non è riuscita a riferire la possibile nazionalità. Ma elementi utili potrebbero magari venire dalla visione delle telecamere di sorveglianza della zona. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero