Radiologa con il doppio lavoro, domicilio in Spagna per la visita fiscale e certificato del medico No Vax

L'inchiesta dei Nas sulla professionista dell’ospedale di Castiglione del Lago

Nas in uno studio medico
L’altro filone dell’inchiesta del Nas che parte dalle liste d’attesa e plana sul malcostume, possa per una radiologa dell’ospedale di Castiglione del Lago...

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L’altro filone dell’inchiesta del Nas che parte dalle liste d’attesa e plana sul malcostume, possa per una radiologa dell’ospedale di Castiglione del Lago che ha presentato (avrebbe) un certificato medico bello lungo per andare a fare la gettonista al Pronto soccorso di una Asl di Venezia. Il dubbio che qualche cosa non funzionasse, su tutte le assenze sulla malattia, sarebbe arrivata anche ai vertici dell’azienda sanitaria. Logico, allora che si siano mossi i Nas.

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La radiologa con il doppio lavoro

I carabinieri del Nucleo tutela della salute hanno attivato i colleghi di Parma e Treviso per acquisire la documentazione nelle due cooperative (una letteralmente sparita) che avevano rapporti con la Asl veneta per verificare che effettivamente, la radiologa Olga Bisaccia, in forza all’ospedale di Castiglione del Lago, stesse lavorando per un altro ospedale pubblico. Da quello che avrebbero scoperto i Nas la presenza era su un turno di dodici ore di lavoro con una decina di giorni al mese a fronte di venti in cui la malattia era effettivamente rispettata. Ma con una particolarità: il domicilio per le visite fiscali che poteva mandare la Asl 1 sarebbe stato piazzato in Spagna. Logico che il controllo della malattia diventata impossibile.

Le indagini

L’inchiesta si è mossa anche su altri documenti. Perché il Nas ha acquisto anche i certificati medici e i carabinieri sono andati a controllare chi li aveva firmati. Un po’ si stupore nel rigore dell’indagine c’è stato. Quei certificati di malattia sarebbero stati firmati e timbrati da un medico indagato per le esenzioni sospette legate ai vaccini anti Covid. Il medico dei No vax? Questo lo sta appurando un’inchiesta della procura della Repubblica di Perugia. Al momento il medico, per la vicenda dei certificati di malattia con la domiciliazione della paziente malata in Spagna, non sarebbe indagato. Ma i Nas avrebbero scoperto anche altro. Cioè che la radiologa era già passata in una situazione simile stando in aspettativa nella sanità regionale in forza alla Asl di Urbino dove avrebbe, un anno fa, avrebbe avuto lo stesso comportamento: ferie dalla Asl e gettonista. E ci sarebbe un procedimento disciplinare già aperto per altri motivi alla Asl1.


L’indagine del Nas sui casi di Terni e Castiglione del Lago è, di fatto, chiusa. Resta tutta la partita legata a eventuali procedimenti disciplinari che verranno attivati da Azienda ospedaliere Santa Maria di Terni e Asl 1. Un procedimento che verrà innescato nel momento in cui le due aziende sanitarie riceveranno gli incartamenti da parte della Procura per gli adempimenti previsti. Come è successo per la super inchiesta di Concorsopoli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero