Quattro ragazzi morti nello schianto: due dipendenti comunali in tribunale per omicidio stradale

Il luogo dell'incidente
È in programma per il 27 febbraio nel Palazzo di Giustizia di via XIV Settembre l'udienza preliminare nei confronti di due dirigenti comunali del settore Lavori...

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È in programma per il 27 febbraio nel Palazzo di Giustizia di via XIV Settembre l'udienza preliminare nei confronti di due dirigenti comunali del settore Lavori pubblici del Comune di San Giustino (uno dei quali in pensione) finiti sotto inchiesta in seguito al drammatico incidente stradale in cui la notte del 3 dicembre 2022 hanno perduto la vita quattro giovani. Ieri i due - un 70enne di Arezzo e un 63enne tifernate, entrambi imputati con l’accusa di omicidio stradale - hanno ricevuto l'avviso di fisazione dell'udienza preliminare, che fa seguito alla richiesta di rinvio a giudizio. Le quattro giovani vite spezzate sono di Natasha Baldacci, che era alla guida, Nico Dolfi, Gabriele Marghi, tutti 22enni e residenti a Città di Castello, e Luana Ballini, 17 anni, di Monte Santa Maria Tiberina. Si trovavano tutti e quattro a bordo della stessa vettura. Stavano rientrando da una festa di compleanno e sono finiti fuori strada. 


Il pubblico ministero di Perugia ritiene responsabili gli imputati (difesi dagli avvocati Luca Fanfani di Arezzo e Vittorio Betti) di aver «violato le norme in materia di circolazione stradale»: con «colpa, consistita in negligenza, imprudenza ed imperizia quali dirigenti del Servizio Lavori Pubblici e patrimonio del Comune di San Giustino (il primo dal 1999 fino al maggio 2020, l'altro dal 21 maggio 2020) non curavano la manutenzione di via Umbra in San Giustino, in quanto omettevano di ripristinare idonea barriera stradale di sicurezza, rimossa successivamente al sinistro stradale avvenuto il 1° aprile 2018, quale necessario dispositivo a protezione della pila del ponte sito lungo la strada indicata, così concorrendo a cagionare al morte di Natasha, Nico, Gabriele e Luana, i quali a bordo della Fiat Punto decedevano a seguito dell'incidente stradale in cui incorreva il menzionato veicolo, che, percorrendo Via Umbra in direzione Città di Castello-San Giustino, giunta all'altezza dell'incrocio con via Mattei, perdeva il controllo, invadendo dapprima con la ruota anteriore destra la banchina in terra battuta posta sulla destra della carreggiata per poi trovarsi con entrambe le ruote del lato destro all'interno del canale di regimentazione delle acque, ubicato lungo il margine della banchina, non segnalato e privo di alcun mezzo di protezione, ed infine andava a sbattere contro il muro di cemento armato costituente la pila del ponte». Sono 14 i familiari delle vittime indicati come persone offese nell'elenco della Procura, assistite dagli avvocati Riccardo Vantaggi, Eugenio Zaganelli, Marco Nicastro, Leonardo Gabrielli e Gloria Cangi.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero