Quando Pier Paolo Pasolini fece gol allo stadio “Nazario Sauro” di Foligno

Nella foto scattata da Massimo Stefanetti, a centro campo Pier Paolo Pasolini
FOLIGNO - Cento anni fa, il 5 marzo 1922, nasceva a Bologna...

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FOLIGNO - Cento anni fa, il 5 marzo 1922, nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini. E 50 anni fa, il grande scrittore e regista, per la precisione il 28 giugno 1972 era a Foligno per una partita di calcio che vide misurarsi la Nazionale Artisti contro quella dei Giornalisti. E a fissare quel momento una foto, divenuta storia, di Massimo Stefanetti, La partita terminò 3 a 2 e uno dei goal che composero il triplete portò la firma del grande intellettuale del Novecento. La nazionale degli artisti fece scendere in campo: Valdemarin, Testi, Rosi, Ciarlantini, Marcaccini, Mannari, Leonardi, Filippini, Buzzanca, Caruso, Pasolini e Citti. Per i giornalisti, giocarono: Martegani, Elia, Mezzi, Mazzocchi, Bellucci, Giorgi, Fontanini, Cutugno, Benvenuti, Picone, Cecchetto e Recanatesi. Per gli artisti segnarono Pasolini, Citti e di Mannari. Per i giornalisti segnarono Picone e Fontanini. L’incontro venne diretto dall’arbitro Enzo Carini coadiuvato dai guardalinee Gino Castellani e Roberto Segatori. Sabato, intanto, a 100 anni dalla nascita di Pasolini, con “Umbria Factory Off” c’è stata una anteprima nazionale. Con “100 Comizi d’amore”, il pianista folignate Giovanni Guidi ha presentato il suo nuovo progetto in Piano Solo dedicato a Pier Paolo Pasolini, a 100 anni dalla sua nascita. Pianista, compositore, bandleader e sideman, Giovanni Guifi è uno dei più apprezzati musicisti jazz a livello internazionale. Nel suo bagaglio artistico non solo musica, ma una vera, autentica curiosità e adesione verso l’umanità. Così racconta il suo nuovo progetto su Pasolini che ha scelto di far partire dalla sua città, Foligno: “Cento comizi d'Amore sono preghiere, comizi, lettere, canzoni, poesie, email, sms, whatsapp, pensieri, tweet, dediche, dichiarazioni, rimproveri e domande a Pier Paolo Pasolini. E sono solo musica. Solo pianoforte. Come Virgilio fu per Dante, come Gramsci fu per Pier Paolo Pasolini, Pier Paolo Pasolini sarà la mia guida. Per continuare a scoprire me stesso dialogando con un Maestro, con la storia, con l’amore, con il genio, con la passione, con la spregiudicatezza, con il moralismo, con la libertà, con i lati oscuri dell’uomo e con quelli della donna. Con la famiglia, con la fede, con la periferia. Anche con l’Aldilà, dove incrocio sempre anche papà. Improvvisi d’amore. Cento comizi d’Amore. Cento preghiere a Pier Paolo Pasolini. Cento preghiere a cento anni dalla sua nascita perché tutte e tutti vorremmo che non fosse mai morto”. Cento anni fa Nasceva Pasolini, 50 anni fa il grande intellettuale segnava un gol a Foligno e ieri, sempre a Foligno, Giovanni guidi l’ha ricordato. Un filo rosso che unisce la storia, la cultura in tutte le sue declinazioni e lo sport in un contesto attualissimo che spinge ad interrogarsi e ad approfondire una produzione, appunto quella di Pasolini, che ha ancora molto da offrire.

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Il Messaggero