Qualità dell'aria, Terni precipita al 74° posto nella classifica del Pm10

Qualità dell'aria, Terni precipita al 74° posto nella classifica del Pm10
Terni perde posizioni nel rapporto sull'ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia. La classifica pubblicata dal Sole 24 Ore si basa su 18 parametri raggruppati in 5...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Terni perde posizioni nel rapporto sull'ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia. La classifica pubblicata dal Sole 24 Ore si basa su 18 parametri raggruppati in 5 macroaree (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente). Dall'analisi generale che comprende vari fattori, dai consumi idrici alla raccolta differenziata fino alle isole pedonali, nel giro di due anni Terni scivola dal 34° al 38° posto. Perugia invece passa dal 26° al 21° posto guadagnando 5 posizioni. Particolarmente critica è la posizione di Terni nella graduatoria che riguarda le emissioni di Pm10. Rispetto al 2019 la città perde infatti 9 posizioni, passando dal 65° al 74° posto tra i 105 capoluoghi di provincia monitorati. Altra nota dolente è quella relativa alla classifica degli alberi in aree di proprietà pubblica per cui Terni scende dal 37° al 64° posto con 14,3 alberi ogni 100 abitanti contro i 29,11 di Perugia. I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle commentano in una nota: «E' il fallimento del negazionismo ambientale della destra che incolpa i ternani che accendono i caminetti. Servono concretezza e investimenti per la riconversione del tessuto industriale. Nonostante i buoni risultati sulla raccolta differenziata, rifiuti prodotti e consumi idrici in cui riusciamo ad essere tra le prime 20 città in Italia grazie all'attenzione e alla sensibilità dei cittadini, le politiche attuate sulla qualità dell'aria fanno precipitare il Comune di Terni. Servono azioni concrete di contenimento dell'impatto del traffico che non siano solo di facciata e a scapito dei cittadini».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero