Si prostituisce in casa con mamma e sorella: blitz dei carabinieri, tremano i clienti

Si prostituisce in casa con mamma e sorella: blitz dei carabinieri, tremano i clienti
PERUGIA - Nell’ambito delle attività di monitoraggio e contrasto delle attività illecite connesse all’esercizio della prostituzione, in linea con le direttive del Comando...

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PERUGIA - Nell’ambito delle attività di monitoraggio e contrasto delle attività illecite connesse all’esercizio della prostituzione, in linea con le direttive del Comando Provinciale di Perugia, i Carabinieri della Stazione Città di Castello hanno denunciato in stato di libertà una donna di 43 anni, originaria del sud America.




I militari avevano appreso che in un appartamento nei pressi del centro storico di Città di Castello vi era un via vai di uomini. Dalle indagini effettuate i Carabinieri hanno avuto la certezza che in quell’appartamento c’era una donna che si prostituiva. Nel corso di servizi di osservazione sono stati notati diversi uomini entrare per poi andare via dopo non molto tempo. Alcuni dei presunti clienti sono stati fermati ed identificati. Si tratta di persone di un po tutte le età, sia residenti in Alto Tevere che provenienti da altre province. La loro testimonianza ha permesso di accertare che nell’appartamento si prostituiva una sudamericana di circa 35 anni, sebbene l’appartamento risultasse essere stato dato in affitto alla 43enne.



Alcuni giorni fa i militari hanno deciso di intervenire, facendo irruzione mentre la prostituta si stava intrattenendo con l’ennesimo cliente. Le persone presenti sono state identificate ed accompagnate in caserma. Tra essi anche la madre della prostituta, che si era nascosta in una stanza per non essere vista dal cliente e dai Carabinieri. Le indagini hanno quindi consentito di stabilire che l’appartamento, di proprietà di un italiano del posto, era stato preso regolarmente in affitto alcuni mesi fa dalla 43enne, in possesso di regolare permesso di soggiorno, e dato poi in uso alla sorella di 35 anni che li si prostituiva, ed alla loro madre. La 43enne inoltre aveva acquistato a suo nome anche la scheda Sim che la prostituta utilizzava per essere contattata dai clienti.



Al termine degli accertamenti la sorella maggiore è stata denunciata in stato di libertà per favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. La prostituta e la madre infatti sono risultate clandestine. L’appartamento è stato sequestrato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero