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PERUGIA E’ tra le più belle sorprese di una stagione difficile che attende il suo verdetto. Sin da quando è arrivato a gennaio il difensore olandese Noah Lewis, 23 anni e un potenziale fisico e tecnico di categoria superiore, ha fatto vedere a tutti di che pasta è fatto: personalità, grinta, senso della posizione e dell’anticipo, si è imposto all’attenzione di tutti andando a colmare le lacune dovute agli infortuni di Angella e Dell’Orco nel reparto difensivo del Perugia, che grazie anche a lui si conferma tra i migliori.
“Di Perugia mi piace tutto”, spiega il gigante olandese col sorriso, in inglese e con l’aiuto di un’insegnante del Wall Street English, istituto in cui studia l’italiano. “La città, la gente e il modo in cui la squadra mi ha accolto sono ideali.
Curiosità: la sorte lo vuole sempre… biancorosso. “Sì, sono i colori sociali del Feyenoord in cui sono cresciuto ma anche del Saint Patrick’s e del Willem II, quando ho saputo del Perugia ho pensato al destino. La prima cosa che ho fatto quando sono arrivato è stata la visita al Museo del Grifo con Claudio Giulietti che mi ha raccontato la storia del club, anche i tifosi me ne parlano. Le differenze che ho incontrato? Beh, in Olanda e in Irlanda ero più abituato ad attaccare e a dare maggiore importanza alla costruzione del gioco, in Italia si lavora di più sulla fase difensiva. Ma difendere mi piace, sono nato per quello. La soddisfazione più bella è fermare gli avversari, evitare che segnino. Devo crescere nell’intesa con i compagni, nel gioco e nella comunicazione. Mi trovo bene in particolare con Souarè e Sylla ma sto bene con tutti e mi rendo conto di quanto è importante che impari l’italiano prima possibile”.
E cosa pensa del Perugia? “Siamo davvero un’ottima squadra, un mix di esperienza con elementi di alto livello come Angella e Dell’Orco e altri di gioventù e talento, faccio i nomi di Paz e Mezzoni ma potrei farne tanti. Davvero una buona combinazione”.
Quali sono i suoi modelli olandesi? “Senza dubbio Van Dijk del Liverpool”. La sua miglior partita? “Credo quella con la Juventus NG, quando ho anche segnato il mio primo gol nel Perugia”. A proposito, in una partita in Irlanda segnò una doppietta e prese una traversa. “Eppure devo migliorare proprio nella pericolosità sui calci d’angolo e sui piazzati, ci sto lavorando”. Obiettivi personali? “Sono ambizioso, vorrei la promozione in B con il Perugia. In ogni caso il mio futuro lo vedo qui, sono arrivato da poco e ho un contratto per altri due anni, voglio focalizzarmi solo sul presente”. Allora parliamo dell’immediato. “Formisano è giovane, ambizioso, davvero un buon allenatore, mi piace molto. Ha un ottimo rapporto personale con me e con la squadra, sa correggerci e stimolarci, sa leggere le partite e farci crescere. Dobbiamo sfruttare queste ultime quattro partite per migliorare sia in difesa che in attacco, stiamo lavorando per arrivare ai playoff nelle migliori condizioni e sono certo che avremo buone chances. Saremo pronti”.
Prosegue intanto la preparazione al match con l’Olbia, in programma domenica (ore 14) al Curi. Quando i sardi si presenteranno con il nuovo tecnico Oberdan Biagioni, promosso dalla Primavera dopo il ko per 5-0 a Rimini. Nel Perugia mancherà Matos ed è in forse proprio Lewis, che potrebbe essere destinato ad un turno di riposo.
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