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ASSISI - Il Primo Maggio i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil parleranno da piazza San Francesco, ad Assisi, accanto alla Basilica. La manifestazione nazionale dei sindacati, dunque, sceglie l'Umbria per lanciare un messaggio simbolico: al centro dell’iniziativa i temi della pace, del lavoro e della crescita del Paese. Nel pomeriggio è in programma il tradizionale 'concertone' che tornerà a Roma in piazza San Giovanni.
E dopo la morte di un operaio di 65 anni a San Giustino (Pg) nel pomeriggio di lunedì i sindacati tornano a «gridare rabbia e indignazione per un’altra vita spezzata, per l’assurdità di finire uccisi nello svolgimento del proprio lavoro, un lavoro pesante ad un’età decisamente inadatta». Così in una nota Fabrizio Fratini, Antonello Paccavia e Sandro Belletti per Cgil, Cisl e Uil Alto Tevere. «Nel 2021 in Italia 1221 persone sono morte sul lavoro, più di 3 al giorno - continuano i sindacati - alle quali vanno aggiunti 555mila infortuni e 55mila patologie professionali. L'Umbria è tra le peggiori regioni per incidenza di morti sul lavoro (23 lo scorso anno) e per questo il sindacato confederale, con tutte le strutture di tutela contrattuale collettiva è impegnato ad arginare questo drammatico fenomeno. Ma se non si ripristineranno congrue risorse umane e strumentali nel sistema di prevenzione pubblica, e se non si rimetterà al centro la dignità e la sicurezza del e nel lavoro, sarà molto difficile porre fine a questi delitti».
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