Terni, la Regione sbaglia le prenotazioni: code di ore per vaccinare fragili e anziani

Terni, la Regione sbaglia le prenotazioni: code di ore per vaccinare fragili e anziani
Un caos. Ieri mattina, in realtà anche sabato, nei pressi dell’Asl Umbria 2 di via Bramante presso il punto vaccini covid. File lunghissime, attese anche da parte di...

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Un caos. Ieri mattina, in realtà anche sabato, nei pressi dell’Asl Umbria 2 di via Bramante presso il punto vaccini covid. File lunghissime, attese anche da parte di anziani e fragili prima di poter effettuare il vaccino. Ieri, addirittura, a Terni toccava agli ultra fragili (malati oncologici, Immunodepressi, legge 104 grave ed altre situazioni gravemente patologiche). Ci sono scappate discussioni, litigate, minacce, qualcuno ha paventato l’idea di avvertire le forze dell’ordine. «Si, ieri è stato davvero un caos in via Bramante – afferma un signore con patologia grave – io avevo appuntamento nel primo pomeriggio ma appena arrivato mi sono reso conto che qualcosa non andava. C’erano davanti a me, alla prima accettazione, una cinquantina di persone a dir poco assembrate che ancora dovevano salire per effettuare il tanto atteso vaccino. Insieme a noi ultra fragili c’erano persone richiamate, attraverso un sms, che non avendo effettuato Astrazeneca per loro scelta, per effettuare il vaccino riservato a noi, in questo caso il Pfizer. Ma non è vero allora che chi ha rifiutato Astrazeneca doveva finire a fondo corsa? In realtà la confusione è totale».

Una situazione grottesca, che ha scatenato la protesta e le rimostranze della gente in attesa di vaccino. «A me, che sono un ultra fragile, addirittura mi è stato detto di andarmene in macchina e aspettare il mio turno, circa un’ ora mi è stato prospettato e che mia avrebbero poi chiamato loro – argomenta la signora Marisa, all’apparenza poco più di sessant’anni – mi è sembrato assurdo come soluzione una risposta del genere per una come me che si imbottisce tutti i giorni di immunosoppressori e quindi che non può stare in ambienti affollati e di effettuare lunghe attese. Rinchiudermi in macchina è stata la cortesia a me concessa. A quel punto ho perso la pazienza e ho chiesto di effettuare subito, all’ora prestabilita, il vaccino altrimenti avrei chiamato le forze dell’ordine». Ma all’Asl di via Bramante cosa rispondono? Ma come si è potuta verificare una situazione del genere? «Non è dipeso certamente da noi anche se non è nostra abitudine buttare le colpe addosso ad altri – rispondono da via Bramante – quello che è accaduto in questi due giorni è tutto vero. C’e stata una sovrapposizione di prenotazioni da parte della Ragione, del portale “Umbria Salute”. A noi sono loro che ci forniscono la lista dei prenotati». Anche perché fino ad oggi, in via Bramante, era andato tutto per il verso giusto.

«In realtà noi siamo preparati ad effettuare 500 vaccini al giorno mentre attualmente ne stiamo effettuando solo 350 e magari accade anche che molti ternani per fare il vaccino se ne devono andare ad Amelia o Narni e questo non va bene. Non per fare uno stupido scaricabarile ma noi fino a l’altro giorno siamo stati perfetti come organizzazione. La situazione è precipitata in questo fine settimana ma non c’è stata volontarietà. Speriamo che da domani si riparta alla grande, per il bene di tutti. Soprattutto della gente e quella più fragile in particolare».

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Il Messaggero