"Porano nel Cuore", inizia la Fase 2 anche per i volontari. E si dipinge la recinzione del PalaSport

"Porano nel Cuore", inizia la Fase 2 anche per i volontari. E si dipinge la recinzione del PalaSport
Hanno portato la spesa a casa a chiunque ne avesse bisogno, hanno distribuito mascherine, hanno tenuto in ordine il cimitero del paese, hanno pulito e sistemato gli impianti...

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Hanno portato la spesa a casa a chiunque ne avesse bisogno, hanno distribuito mascherine, hanno tenuto in ordine il cimitero del paese, hanno pulito e sistemato gli impianti sportivi comunali, hanno rimesso in sesto il verde pubblico, hanno consegnato presidi sanitari e protezioni individuali al convento di San Bernardino, hanno portato a termine tutti i compiti che si erano assunti all'indomani dell'inizio dell'epidemia di Coronavirus e della Fase 1.


Sono circa quaranta e sono tutti volontari iscritti all'albo specifico del comune di Porano sotto il nome “Porano nel Cuore” perché il loro cuore è troppo grande per guardare dall'altra parte. A coordinare il gruppo è il vice sindaco Fabrizio Bonino ma a dire la verità il gruppo fa quello che c'è da fare anche senza indicazioni. Uomini e donne poranesi che a Porano hanno deciso di regalare tutto il tempo che possono, offrendosi ognuno per il tempo che può, per le capacità che ha.

E il 4 maggio, quando è cominciata la Fase 2 e ormai per loro non c'è più tantissimo da fare, ecco che con le mani in mano non ci sanno stare e non ci vogliono stare. Così hanno deciso di “prendere di petto” la ringhiera del Palazzetto dello Sport di Porano. Il comune ha messo vernice e altri materali e loro hanno messo sé stessi. Da lunedì 4 fino a sabato 9 maggio, in sei giorni hanno trasformato la recinzione del PalaPorano. Di buona lena hanno cominciato con la carta vetrata sui 100 metri circa di ringhiera, e sono passati poi all'antiruggine su una recinzione mai toccata fin dalla costruzione, quindi dagli anni '80. Mentre il gruppone si è dunque concentrato sulla verniciatura, altri si sono occupati del cancello che non si chiudeva più da anni. Sono state cambiate le cerniere e il cancello ora si chiude e tutta la zona ha un aspetto decisamente più curato. Finita questa missione sono pronti dunque ad affrontarne un'altra e poi ancora, “perché è bello dedicarsi al proprio paese, vederlo curato, ordinato, insomma bello” questa è la loro semplice ma intensa risposta.


Alla ringhiera ha lavorato una squadra impeccabile, ognuno al proprio posto: Francesca Bindella, Adrian, i giovanissimi Edoardo Cesaretti, Stefano Patuzzi e Samuele Grilli, Paolo Casasoli (al frullino), Enrico Marricchi (alla saldatrice), Carlo Moncelsi (assente durante la settimana, non ha esitato ad aggregarsi al gruppo sabato appena libero da impegni di lavoro), Stefano Romanini. Un aiuto extra è arrivato anche da Marco Ciccioni della Cooperativa La Perla e su tutti Alessio Criccomoro per “le dritte sull’approvvigionamento di materiale”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero