Rimpasto, Giuli assente alla Liberazione Brucia la bocciatura del sindaco Latini

L'assessore Fabrizi alla cerimonia della Liberazione
Che Latini fosse allergico alle commemorazioni antifasciste non è una novità. L'assenza del sindaco ieri in occasione della festa di Liberazione di Terni...

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Che Latini fosse allergico alle commemorazioni antifasciste non è una novità. L'assenza del sindaco ieri in occasione della festa di Liberazione di Terni (settantasettesimo anniversario), infatti, non ha sorpreso nessuno. Piuttosto, è stata la non presenza del vicesindaco Andrea Giuli ad attirare l'attenzione. La fascia tricolore è stata indossata, per la prima volta, dall'assessore alla scuola Cinzia Fabrizi. Un precedente che guarda caso avviene a pochi giorni da quella che di fatto è stata una bocciatura da parte di Latini nei confronti di Giuli. Il primo cittadino non ha fatto mistero che vuole come vice l'assessore Benedetta Salvati, come è trapelato dalla riunione di maggioranza di venerdì scorso, convocata per affrontare il quarto rimpasto di Giunta dopo le dimissioni dell'ex assessore Leonardo Bordoni. Indiscrezione, sulla Salvati vice, che il sindaco non ha smentito. Tanto è bastato, evidentemente, perché Giuli mandasse un suo segnale, quello, appunto, di non andare più a sbrogliare le incombenze da vice, quali le partecipazioni alle commemorazioni sinistrorse che Latini digerisce a fatica. Sicuramente una coincidenza, ma che rende bene l'idea del clima che si respira a Palazzo Spada.


Il tema del vicesindaco, Latini non lo aveva mai nemmeno sfiorato, nonostante i ripetuti assalti da parte di FdI che più volte ha rivendicato quel ruolo. Ma venerdì, a sorpresa, Latini ha lanciato come sua vice l'assessore Benedetta Salvati, anche lei della Lega. Può aver alzato la posta per continuare a difendere Giuli. E questa potrebbe essere una lettura della mossa che ha spazientito e spiazzato FdI, FI e Terni Civica. Ma se così fosse, non si spiegherebbe l'assenza di ieri da parte di Giuli che ha sempre svolto il compito di coprire il fianco debole del sindaco per le commemorazioni antifasciste. Più facile ipotizzare che tra Latini e il suo vice la rottura «si è consumata ormai da tempo», come raccontano amici del primo cittadino. Una rottura che da venerdì era solo nell'aria, ma che da ieri è ufficiale, almeno per quello che riguarda le foto di rito.
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Il Messaggero