Polino, i lupi scendono a valle dopo la prima neve alla Pelosa

Polino, i lupi scendono a valle dopo la prima neve alla Pelosa
La neve sul monte la Pelosa e colle Bertone di Polino li ha spinti per...

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La neve sul monte la Pelosa e colle Bertone di Polino li ha spinti per la fame  alla ricerca di cibo. Così i lupi  sono scesi lungo il pendio della montagna in fila indiana sospettosi ma decidi. Il primo a “tagliare” la neve, il capobranco, a seguire tutti gli altri, in un rituale alquanto insolito a meno di 15 giorni dall’inizio della primavera con i bianchi fiocchi che hanno ricoperto il prato. Sull’altro fianco delle montagna, invece, sono scesi verso i caprioli, guardinghi, a debita distanza dagli affamati e pericolosi carnivori, saltellando tra gli arbusti innevati. Nel corso del lungo lockdown, loro, i lupi,  si erano riappropriati del loro ambiente rasentando le abitazioni, adesso con la neve che ha ricoperto tutto hanno di nuovo emigrato in cerca di cibo. Allora eccoli i fila, in camino verso mete sconosciute, immortalati dalla  macchina fotografica di un signore che abita da quelle parti che di fronte ad uno spettacolo del genere non ha potuto resistere. Lassù, a Polino, non è per niente raro imbattersi in branchi di lupo e incontrarsi con decine di caprioli. La gente del posto con i lupi, nel corso degli anni, ha imparato a convivere sebbene dai carnivori ha avuto anche danni ingenti, avendo anche attaccato il bestiame. Ma il lupo è il lupo, anche se spesso fa danni, va rispettato e tutelato, facendo parte dell’infanzia di ognuno di noi, delle fiabe che la nonna raccontava vicino al focolare, proprio in questi giorni di freddo e di neve. Così se ne vanno indisturbati in cerca di cibo, con la speranza di imbattersi nei cinghiali e trovare un pasto. I caprioli, quelli sono molto furbi, anche se qualche carcassa tinge di sangue lo spiazzo di neve. Gli abitanti di Polino i lupi non li temono, per loro è sempre una festa quando qualcuno li avvista a ridosso delle abitazioni. «Proprio così- conferma il sindaco Remigio Venanzi- i lupi fanno parte del territorio e rappresentano una specie protetta». Per ricordate il rapporto degli abitanti con il mammifero, il primo cittadino racconta uno dei tanti episodi della vita in montagna. «I miei concittadini- racconta Venanzi- nel corso di una battuta di caccia trovarono tre cuccioli di lupo affamati e denutriti. Li portarono a casa  e li svezzarono come si fa con i cagnolini, fino a che divennero adulti. Furono regalati ad un circo (parliamo di moltissimi anni fa) e furono l’attrazione e la fortuna. Questo per ricordare come gli abitanti di Polino hanno in considerazione ed amano questi carnivori.

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Il Messaggero