PERUGIA - Nelle intenzioni dei quattro giovani perugini che lo scorso dicembre hanno aperto il PostModernissimo, riportando in vita uno dei cinema storici della città, era chiara...
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Non solo film, retrospettive ed incontri con gli autori, ma anche spettacoli teatrali, esposizioni e concerti. Così martedì 27 ottobre è ufficialmente iniziata la seconda stagione musicale, che ha ripreso l'ideale fil rouge interrotto lo scorso giugno con il concerto del Premio Oscar Luis Bacalov.
Sul palco un altro nome di rilevanza internazionale, Pierre Bastien, vera icona della scena musicale contemporanea che ha incantato il pubblico con le sue “macchine musicali”, create con pezzi del gioco Meccano e altri oggetti d'uso comune. Una proposta che ha fatto registrare il tutto esaurito, lasciando la platea ad ascoltare in silenzio e con lo sguardo perso nel vuoto quei suoni, osservando sul grande schermo le ombre proiettate dai meccanismi costruiti dall'artista francese e sapientemente azionati al momento giusto. Suoni simili a quelli che caratterizzano la musica elettronica contemporanea, accanto ad altri che incredibilmente emulano strumenti tradizionali come il liuto cinese, il bendir marocchino, il saron giavanese, il koto giapponese o il sansa africano. Bastien, già collaboratore di artisti come Aphex Twin e Robert Wyatt, non utilizza computer o strumentazioni robotiche, ma solo modellini meccanici autocostruiti a mano, che il pubblico perugino ha dimostrato di apprezzare: «Questo è un luogo ideale per fare un concerto - ha dichiarato il polistrumentista dopo lo spettacolo - e la totale attenzione del pubblico mi ha permesso di suonare come meglio credevo. Certamente tornerò volentieri a Perugia se ce ne sarà occasione».
I prossimi due concerti già annunciati sono quelli del cantautore Colapesce, sul palco con il disegnatore Alessandro Baronciani il prossimo 4 novembre, e del gruppo psichedelico Father Murphy che il 15 dicembre porteranno in Umbria per la prima volta lo spettacolo "audio-visivo" Paper Circus. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero