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Off limits per le manifestazioni estive di ogni genere a Piediluco, almeno sul lungolago, sul Terrazzone, in piazza Bonanni ed altri luoghi dove ci sono inferriate. Praticamente in tutto il paese, perché i parapetti che dovrebbero rappresentare una sicurezza per i bambini, in realtà non lo sono secondo la legge: maglie troppo larghe ed altezza troppo bassa, un piccolo potrebbe scavalcarli con una certa facilità e cadere nel vuoto. Per anni si è andati avanti senza rispetto della legge nazionale. Il caso è venuto alla luce nel momento in cui la Pro-loco di Piediluco ha inoltrato al comune di Terni la richiesta per l’utilizzo de terrazzo dirimpetto alla spiaggetta per una delle tante manifestazioni estiva facente parte del calendario della Festa delle Acque. Il Comune ha risposto all’Associazione «che quel posto non è a norma per ciò che riguarda non soltanto la sicurezza della ringhiera facilmente scalabile, ma pure per la portata del solaio che può sopportare più di un certo peso per metro quadrato, il rischio è il collassamento della struttura. Il problema non è certamente di oggi si trascina da almeno 20 anni senza che nessuno abbia mai fatto obiezioni in Comune, ma il presidente dell’Associazione turistica Francesco Fioretti non vuole rogne di nessun genere ed allora quel terrazzo lo utilizzerà soltanto per la presenza di una piccola giostra per bambini «controllando che nell’aria non ci siano più di cento persone», precisa. «Per le altre manifestazioni in calendario- continua Fioretti- ci sposteremo in prossimità del marciapiede non andando a “pesare” sulla struttura, il problema va affrontato prima possibile». La balaustra è troppo bassa e costituisce un pericolo per i bambini. L’assessore al rilascio del permesso per la manifestazione è Stefano Fatale: «Questa mattina la commissione valuterà la richiesta della Pro-loco, certamente daremo parere positivo ma con non più di tante persone sulla terrazza, però, sottolinea, soltanto per contenere gli assembramenti da covid. Riguardo poi alla messa a norma del recinto- conclude – non è compito del mio assessorato». Il Comune si è trovato spiazzato per il lungolago nella stessa situazione, con seri problemi di pericolo che il bambino possa cadere in acqua.
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Il Messaggero