Picchiate dagli uomini: Perugia, dieci drammi a settimana

Picchiate dagli uomini: Perugia, dieci drammi a settimana
PERUGIA - Dieci drammi a settimana. Almeno quelli che escono alla luce del sole, sotto forma di denuncia o intervento delle forze dell’ordine. Ma chissà quanti siano...

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PERUGIA - Dieci drammi a settimana. Almeno quelli che escono alla luce del sole, sotto forma di denuncia o intervento delle forze dell’ordine. Ma chissà quanti siano quelli ancora coperti dal silenzio delle vittime, dalla comprensibile paura di ulteriori ritorsioni da parte dell’orco che ti vive di fianco.


Il caso della giovane di Bastia che ha trovato la forza di denunciare le botte subite dal fidanzato con un post scioccante su Facebook in cui fa vedere la faccia tumefatta e i lividi per le botte prese, purtroppo non è isolato. Magari non tutti con questa gravità, ma l’inferno di botte e minacce da parte di compagni ed ex compagni è comune a tantissime donne. Dieci almeno gli alert che ogni settimana suonano alle forze dell’ordine, tra persone che arrivano in ospedale per farsi curare, donne che si recano a sporgere denuncia in questura o dai carabinieri e figli o vicini di casa che chiamano le forze dell’ordine per evitare che le liti finiscano in tragedia.

VIOLENZA TRASVERSALE
Quello che viene sottolineato è come protagonisti e vittime delle violenze non rispondano a determinate categorie in fatto di età, ceto sociale o nazionalità: si va dalla giovane coppia in gravi difficoltà a sessantenni che stanno insieme da una vita. La costante è sempre la violenza perpetrata, continua, da parte (in stragrande maggioranza) degli uomini nei confronti delle donne. Situazioni in cui il più delle volte quando intervengono polizia o carabinieri il riscontro è che non si tratta di un caso di violenza isolata, ma il punto finale di una relazione caratterizzata da continue violenze verbali e fisiche.

L’INDAGINE

Il caso di Caterina tiene banco in queste ore. La ragazza, dopo aver postato le foto delle botte subite nella giornata di venerdì, ora è circondata dal cordone protettivo di familiari ed amici. I carabinieri di Assisi, guidati dal tenente colonnello Marco Vetrulli, hanno inviato un’informativa alla Procura di Perugia che sta valutando il materiale. Sio è subito avviata la procedura stabilita da Codice Rosso, nuova legge contro la violenza sulle donne approvata il 18 luglio in Senato che prevede indagini più veloci per contrastarla. I casi di maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni aggravate seguono una corsia preferenziale e vengono trattati con priorità: le vittime devono essere ascoltate dal pm entro tre giorni dalla denuncia. Insomma nel giro di poche ore si potrebbe arrivare alla chiusura del cerchio nei confronti del presunto autore del pestaggio, che secondo quanto si apprende si sarebbe già reso protagonista di una violenta lite tre anni fa all’esterno di un bar di Bastia, con una persona rimasta gravemente ferita. «È stato un gesto vergognoso che non offende solo una ragazza, ma un’intera comunità» ha detto oggi il sindaco di Bastia Umbra Paola Lungarotti. Parlando all’Ansa non ha quindi escluso che l’Amministrazione comunale possa anche costituirsi parte civile in un eventuale processo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero