Perugia, violati posta e segreti degli avvocati. La denuncia: «Alcune password nelle mani dei pirati informatici»

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PERUGIA - Come a Roma. Avvocati perugini in subbuglio per un attacco hacker agli indirizzi di posta elettronica certificata. Attacco dunque alla corrispondenza, ai vincoli di...

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PERUGIA - Come a Roma. Avvocati perugini in subbuglio per un attacco hacker agli indirizzi di posta elettronica certificata. Attacco dunque alla corrispondenza, ai vincoli di segretezza del rapporto legale-cliente, ma non è da escludere anche a quelli della vita non strettamente professionale. Un po’ come accaduto nella Capitale, con il gruppo di pirati informatici noto come “Anonymous” che non solo ha colpito le caselle di posta elettronica di trentamila avvocati ma ha pure reso noto il contenuto, specie del più noto tra loro e cioè il sindaco Virginia Raggi. A Perugia la situazione è ancora in divenire, ma di certo gli oltre duemila avvocati del Foro perugino non possono che seguire con una certa apprensione e fastidio la vicenda. «Cari colleghi, abbiamo appreso per le vie brevi che la banca dati del nostro fornitore delle caselle di posta elettronica certificata è stata vulnerata da un attacco hacker ed alcune password di accesso sarebbero nella disponibilità di soggetti non ancora identificati dalla polizia postale. Si raccomanda pertanto di modificare periodicamente la password di accesso alla casella PEC per garantire il corretto utilizzo del servizio nel rispetto della segretezza e riservatezza dei dati ivi contenuti. Qualora ci siano stati disservizi nel deposito telematico degli atti il nostro fornitore è disponibile a rilasciare idonea certificazione per l’eventuale rimessione in termine». Questo il post firmato dal presidente dell’ordine degli avvocati di Perugia, Stefano Tentori Montalto, e dal coordinatore della Commissione informatica giuridica e privacy, Massimo Brazzi. Insomma, tutte le cautele del caso sono state già prese e come detto la situazione è ancora tutta da definire ma di certo si tratta di un attacco da non prendere sottogamba.
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Il Messaggero