Perugia, un quartiere chiede più sicurezza: «Ponte Valleceppi da due anni sta arretrando»

Uno scorcio di Ponte Valleceppi, quartiere che chiede più sicurezza
PERUGIA - Ponte Valleceppi «chiede sicurezza e una maggiore...

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PERUGIA - Ponte Valleceppi «chiede sicurezza e una maggiore presenza delle forze dell’ordine». Un appello chiaro. Come chiara è la situazione che un comitato spontaneo di cittadini racconta al Messaggero. «Eravamo un’isola felice, o meglio un paese tranquillo e vivibile. Certo è che da due anni a questa parte la situazione è letteralmente degenerata. Questo quartiere non può diventare come era Fontivegge». Così, in poche quanto dirette parole, alcuni cittadini di Ponte Valleceppi descrivono l’angoscia che sta vivendo il quartiere alle porte della città. «Risse, furti e tentati assalti alle abitazioni», ma anche una delicata situazione «legata allo spaccio». Gli stessi residenti, che sono pronti a fare rete ed andare oltre gli appelli per ottenere una maggiore attenzione dalle istituzioni, sono reduci da una estate caldissima. Non per le temperature, ma per una situazione difficile e, hanno spiegato, numerose volte segnalata anche alle forze dell’ordine. «Siamo cittadini collaboratovi e non critichiamo di certo le forze dell’ordine, ma a loro chiediamo una maggiore presenza, che è decisiva per il territorio». «Non è possibile – aggiungono i residenti che hanno fatto il punto della situazione con il Messaggero – che i nostri figli si trovino di fronte a situazioni oltre il limite anche alle 8 di mattina». Il riferimento è ai fatti accaduti a cavallo tra settembre e ottobre, e più in generale alla questione dello spaccio che c’è nel territorio. Le zone più interessate dal fenomeno «sono note», così come sono note altre situazioni che stanno rendendo impossibile il mantenimento del decoro e della vivibilità. Tra i residenti c’è chi ha già contattato le istituzioni, in primo luogo il Comune, per chiedere una maggiore attenzione. Qualche riscontro c’è stato, inteso come passaggi più frequenti delle pattuglie. «Ma il territorio è troppo vasto e serve un’opera di prevenzione maggiore». Già, l’aspetto della prevenzione è quello che maggiormente sta a cuore ai residenti che hanno deciso di mobilitarsi per risollevare il paese. «Unendo le forze, e con una presenza costante di forze dell’ordine, la situazione può cambiare». Ingrediente fondamentale dovrà anche essere l’impegno a tutto campo del quartiere, chiamato a fare rete e a non voltarsi dall’altra parte. «I problemi vanno affrontati per salvaguardare il benessere del paese», aggiunge il comitato che chiede «alle istituzioni di lavorare su questo territorio». L’attenzione, sottolineano, va rivolta su tutte le zone. Anche il parco dove non mancano problemi, danneggiamenti e abbandoni di rifiuti. Sfregi cui pone rimedio, non senza fatica, l’associazionismo retto dall’impegno dei volontari, privati cittadini che chiedono un aiuto concreto. Ma anche la buona volontà fatica. Negli anni è venuto meno il grande senso di comunità che c’era nei quartieri più periferici, Ponte Valleceppi incluso. Il ricambio delle famiglie, che abitano lì ma non vivono il territorio, rende di certo tutto più difficile. Anche quello della socialità è infatti uno dei fronti su cui, come in altre zone, servirà una svolta decisa a supporto di quanto già fanno le associazioni.

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Il Messaggero