Perugia, uccide la moglie nel giorno contro la violenza sulle donne

Perugia, uccide la moglie nel giorno contro la violenza sulle donne
Una donna è stata uccisa in via Bellocchio, dietro la stazione Fontivegge. Il suo corpo è stato trovato in casa. I...

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Una donna è stata uccisa in via Bellocchio, dietro la stazione Fontivegge.


Il suo corpo è stato trovato in casa. I carabinieri hanno già fermato il marito: l'ipotesi è quella di un omicidio dopo una lite.



«Ho fatto qualcosa di molto brutto». L'allarme è scattato qualche minuto prima delle quattro del pomeriggio: è stato lo stesso uomo, Francesco Rosi, a chiamare i carabinieri raccontando di aver sparato alla moglie, Raffaella Presta. «Ho fatto qualcosa di molto brutto a mia moglie, venite», ha detto al centralino del 112.

Nella villetta sono subito arrivati i medici del 118 che non hanno potuto fare niente per salvarla.



La donna, un avvocato di 43 anni, è stata uccisa con una doppietta dal marito, agente immobiliare di 43 anni, che solo questa mattina era stato visto assolutamente tranquillo al lavoro. È stata colpita forse due volte all'altezza dell'inguine e non è morta subito.

Al momento dell'omicidio pare che in casa ci fosse anche un bambino, figlio della coppia.



L'uomo è stato accompagnato in procura in via Fiorenzo di Lorenzo per essere interrogato dal pm di turno, Valentina Manuali. All'interno della casa c'è anche il medico legale Laura Reattelli. Il colonnello Cosimo Fiore, comandante provinciale dei carabinieri di Perugia, è arrivato sul luogo dell'omicidio e ha parlato di «omicidio per futili motivi».



La coppia era sposata da una ventina d'anni e non pare avesse grossi problemi. «È una tragedia, ma stiamo valutando la situazione. È presto per fare considerazioni», ha detto uscendo dalla villetta il difensore dell'uomo, l'avvocato Luca Maori, che ha spiegato come l'agente immobiliare, perugino, sarebbe infatti ora sotto choc. Tra le ipotesi al vaglio dei carabinieri anche quella di una lite per motivi di gelosia. Tutte le piste rimangono comunque al momento aperte.



In procura, comunque, Rosi si è avvalso


della facoltà di non rispondere. L'uomo, su consiglio del suo legale Luca Maori, non ha risposto alle domande del pm Valentina Manuali. Dopo l'interrogatorio è stato trasferito nel carcere perugino di Capanne. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero