Perugia, sosta selvaggia: spunta una nuova protesta

Perugia, sosta selvaggia: spunta una nuova protesta
PERUGIA - Sembra una protesta silenziosa, che comincia comunque a farsi sentire. Perché i casi segnalati sono più di uno e riguardano varie zone a ridosso...

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PERUGIA - Sembra una protesta silenziosa, che comincia comunque a farsi sentire. Perché i casi segnalati sono più di uno e riguardano varie zone a ridosso dell’acropoli. A fare da sfondo c’è ancora il tema della sosta selvaggia, contro cui sembra essere partita una singolare forma di dissenso. Quella di alzare i tergicristallo e chiudere gli specchietti retrovisori delle auto parcheggiate male, soprattutto sui marciapiedi impedendo così il passaggio in sicurezza dei pedoni, spesso costretti a scendere in strada.


LE ZONE COINVOLTE
Parlare di una protesta apparentemente legata al fenomeno della sosta è d’obbligo, perché non si tratta di una protesta lanciata ufficialmente rispetto ad altre in iniziative. Ma l’accostamento viene quasi naturale guardando le zone dove si verifica il fenomeno, cioè punti della città dove in più occasioni è stata alzata la voce per i parcheggi fatti senza stare alle regole. Le ultime segnalazioni, con tanto di spazzole alzate, riguardano in particolare la zona di viale Pellini, oltretutto a due passi dal parcheggio a sbarra. C’è poi l’area di viale Roma, con il caos quotidiano delle auto parcheggiate fra gli alberi e spesso,perilpoco spaziodisponibile, ad intralciare parte della corsia che porta verso il centro. Ma anche l’area della basilica di San Domenico, tra Corso Cavour e Borgo XX Giugno, area per cui c’è da tempo sul piatto un progetto con zone 30 e spazi di rispetto peripedoni.

GLI ALTRI CASI
Proteste a parte, continuano i problemi e le segnalazioni di continui casi di parcheggio fai da te oltre gli stalli consentiti. In questi giorni sotto i riflettori ancora la rotatoria Miles Davis, all’uscita della galleria Kennedy lato Pincetto, dove praticamente ogni giorno l’isola spartitraffico diventa un’area parcheggio. Proprio in quella zona, a poche decine di metri, tante auto a bordo strada e disagi in fatto di fluidità del traffico nelle ore di punta anche in via Ripa di Meana, pure in questo caso a ridosso di un parcheggio a sbarra. E poi ci sono le zone rosse del centro storico, con piazza Italia e piazza Danti in testa. Nel primo caso a risentirne, come raccontato più volte su queste colonne, è anche il trasporto pubblico, nel secondo (la c’è segnaletica che indica chiaramente l’impossibilità di sostare nella piazza) soprattutto l’immagine della città. Come nel caso di Monteluce, dove vari cittadini continuano a puntare il dito sulla continua presenza di automobiliin piazza CeciliaCoppoli, che dovrebbe essere un’isola pedonale.

VIA OBERDAN

Rimanendocongli occhi puntati all’acropoli,negliultimi giornila protesta per i parcheggi sconsiderati si è intensificata particolarmente su via Oberdan. Anche nel gruppo social Perugia Sosta Selvaggia, dove l’attenzione sul tema è massima, sono spuntate foto di auto in sosta davanti a portoni dei palazzi oppure lasciatequasiin mezzo alpasso Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero