Perugia e sicurezza, più telecamere per combattere la microcriminalità

Perugia e sicurezza, più telecamere per combattere la microcriminalità
PERUGIA - Arriva una nuova stretta sulla sicurezza in città. Il Comune mappa le aree sensibili, cioè quelle scenario di episodi di fenomeni di degrado e...

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PERUGIA - Arriva una nuova stretta sulla sicurezza in città. Il Comune mappa le aree sensibili, cioè quelle scenario di episodi di fenomeni di degrado e microcriminalità e si muove per installare una nuova rete di telecamere di videosorveglianza. Stavolta l’attenzione si concentra su specifiche aree del centro storico, ma interesserà in particolare anche alcune aree ridosso di varie scuole cittadine. Il giro di vite passerà per la firma di un ulteriore patto tra Comune e Prefettura. Un passaggio necessario per accedere a finanziamenti nazionali, come previsto dalle normative vigenti, per il rafforzamento dei sistemi di controllo cittadini.

DOVE E PERCHÉ La giunta nella seduta di mercoledì scorso ha definito il percorso da seguire, dando mandato al sindaco Andrea Romizi di firmare il patto con la Prefettura e all’unità operativa Energia e Smart City di predisporre il progetto per dotare le zone rosse di telecamere di sorveglianza. Ma dove arriveranno gli occhi elettronici? Come riporta la delibera 240, queste sono le zone che diventeranno presto oggetto di maggiore controllo. Sono state individuate come «aree soggette a fenomeni di microcriminalità» l’area di Sant’Ercolano, piazza del Circo, via Mattioli, piazza Biordo Michellotti, via Appia, via Grecchi per l’area di contro storico e via Pascoli, nella zona della cittadella universitaria di Elce. Attenzione, come detto, anche alle aree dei plessi scolastici dove sono stati riscontrati analoghi fenomeni di microcriminalità: piazza San Paolo, via del Fosso, via Pontani, via Ruggero D’Andreotto, via Fonti Coperte, via Birago, via del Lavoro. Saranno particolarmente attenzionate anche via Cortonese e via Palermo per «insediamenti e fenomeni di abusivismo e microcriminalità».

RETE CHE CRESCE Il percorso avviato, come indicato nella bozza di patto che verrà firmato, rientra nella serie di azioni di prevenzione e contrasto alle forme di illegalità presenti nel territorio, con l’obiettivo di favorire, anche, il rispetto del decoro urbano. Arriva così una ulteriore stretta sul fronte del controllo con i sistemi di videosorveglianza, già notevolmente potenziati negli ultimi anni. Ora la rete è pronta a crescere. In alcune aree della città l’arrivo delle telecamere è stato reso possibile anche grazie all’impegno di realtà associative del territorio grazie alla promozione di raccolte fondi per il finanziamento delle apparecchiature.

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Il Messaggero