PERUGIA - La Guardia di finanza lo ha rintracciato ed estradato dopo 11 anni. Si tratta di uno scafista albanese responsabile della morte di 28 persone. ...
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Era il 9 gennaio 2004 quando partì dall’Albania verso l’Italia un gommone carico di migranti, che avevano pagato per la traversata 1.500 euro ciascuno. Poco ore dopo l’imbarcazione naufragò in mare aperto nel Golfo di Otranto causando la morte di 21 persone, oltre a 7 dispersi. Una tragedia evitabile, stando agli accertamenti svolti dalle autorità albanesi, se solo gli scafisti avessero segnalato per tempo la loro posizione con i razzi. A distanza di quasi 11 anni da quella tragedia, la guardia di finanza di Perugia ha individuato e arrestato uno dei principali responsabili di quel traffico criminale: si tratta di R.V. quarantenne albanese, condannato a 25 anni di reclusione dal Tribunale di Valona per traffico di esseri umani e ricercato dal 2005 con un ordine di cattura internazionale.
L'indagine è scattata lo scorso 27 dicembre dopo alcuni controlli in un locale notturno, i militari sono arrivati al quarantenne a seguito di una serie di pedinamenti ad alcuni parenti dell'uomo. A un primo controllo, l'albanese ha mostrato tutti i documenti in regola, ma le fiamme gialle hanno controllato le impronte digitali e scoperto che quel documento in realtà apparteneva ad un cittadino albanese emigrato nel Regno Unito, all'oscuro di tutto, sul quale era stata incollata la foto del latitante.
La polizia albanese è riuscita anche a identificare e arrestare chi aveva coperto la latitanza dell'uomo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero