Perugia, a San Sisto la festa per il parco rinnovato nel ricordo di Alessandro: «Bene di tutti, siamone custodi»

L'inaugurazione del Pedo Park rinnovato nel ricordo di Alessandro Pedetti
PERUGIA - Con decine di bimbi che si sono divertiti sui nuovi giochi e tanti eventi organizzati per coinvolgere tutto il quartiere, è stata un successo domenica...

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PERUGIA - Con decine di bimbi che si sono divertiti sui nuovi giochi e tanti eventi organizzati per coinvolgere tutto il quartiere, è stata un successo domenica l’inaugurazione del Pedo Park. L’ex parco del Riccio è stato riqualificato nel ricordo di Alessandro Pedetti e ieri mattina, dopo mesi di lavori portati avanti dall’associazione che porta il suo nome, l’area è stata simbolicamente restituita a San Sisto. Per l’occasione, in sinergia con il Comune, l’evento si è tenuto nell’ambito di San Sisto & friends, la serie di feste di quartiere da poco ripartita per l’edizione 2024.


Sono state le note della banda di San Sisto ad aprire la giornata di festa. Poi il grazie dell’associazione a quanti si sono impegnati per dare gambe al progetto. «Questo risultato non sarebbe stato raggiunto senza la collaborazione di tante persone».


A sottolinearlo Enea Pedetti che insieme alla famiglia ed ai tanti amici di Alessandro che erano presenti al parco, ha tagliato il nastro dell’inaugurazione. In qualche modo un punto di partenza, perché «vogliamo fare altre cose». Come raccontato nei giorni scorsi su queste colonne, quella dei giochi è stata la fase 1 di un progetto più ampio, dal valore complessivo di 160mila euro. «Vorremmo mettere ulteriori giochi, irrigazione, luci e telecamere». A proposito di sicurezza e decoro dell’area verde, dalla stessa associazione, che ha portato avanti il progetto «con forza e determinazione» è partito un appello: «Il parco non è dell’associazione, ma un capitale di tutti noi. Va conservato, siamo sentinelle». L’ha detto anche il sindaco Andrea Romizi, intervenuto insieme al vicesindaco Gianluca Tuteri e agli assessori Otello Numerini e Gabriele Giottoli. «Ora sta a noi custodirlo e preservarlo», ha detto parlando del grande lavoro svolto dall’associazione. «Un lavoro, questo in memoria di Alessandro, che ci ha spinto a scegliere questa zona per una serie di programmi di rigenerazione urbana. Segno che quando si fa del bene per le cose della comunità si attivano anche altre buone azioni». È diventato un esempio insomma il lavoro svolto al Pedo Park, luogo di aggregazione e socialità. Domenica è stata grande la partecipazione agli eventi che hanno coinvolto tutte le realtà del quartiere fra sport, musica e buon mangiare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero