Nonnina in guerra con la Curia da otto anni per un muro

Nonnina in guerra con la Curia da otto anni per un muro
PERUGIA - Da otto anni una nonna è in guerra con l'Archidiocesi di Perugia – Città della Pieve e non riesce a chiudere la partita. Tutto a causa, per le...

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PERUGIA - Da otto anni una nonna è in guerra con l'Archidiocesi di Perugia – Città della Pieve e non riesce a chiudere la partita. Tutto a causa, per le forti piogge del 2012, dello smottamento di un terreno di proprietà della Curia e confinante con il suo immobile in via Bonfigli, rimasto danneggiato da quel cedimento. E che, lamenta la donna oggi 92enne, ha determinato una «grave limitazione all'esercizio del diritto di passaggio» da via del Labirinto, unico «accesso praticabile dal marito», disabile e costretto su una sedia a rotelle.

L'avvocato della donna, Giuseppe Ferraro, racconta come «dopo l’intervento dei vigili del fuoco veniva prescritto un urgente intervento di consolidamento del terreno della Curia. Intervento di fatto realizzato dal condominio di cui fa parte l’unità immobiliare della signora, stante la persistente inerzia della Curia». Tra puntellature e paura anche degli altri condomini che la situazione potesse peggiorare con il maltempo, due anni fa la nonnina (che nel frattempo ha perso il marito dopo essere stato per anni «recluso in casa per questa situazione») ha denunciato l'Archidiocesi, chiedendo al giudice di ordinare con urgenza l'esecuzione dei lavori necessari al definitivo consolidamento del terreno. Ma la Curia, spiega l'avvocato, è rimasta contumace e nell'agosto 2019 il tribunale ha ordinato i lavori: «Ciò nonostante la Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve è rimasta inerte».Tanto che lo scorso luglio, la 92enne ha notificato un precetto per l’esecuzione dell’obbligo di fare alla Arcidiocesi intimando l’esecuzione delle opere a tutela della propria incolumità. «La Curia – chiude l'avvocato - sembra disinteressarsi delle esigenze legittime di una donna anziana e sola che nonostante abbia un diritto sancito in un provvedimento del tribunale passato in giudicato sembra dover continuare a lottare contro i mulini a vento». Ma chissà che i tempi biblici non stiano per finire.

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Il Messaggero