Perugia, prelievo di organi su donatrice in arresto cardiaco

Il Santa Maria della Misericordia di Perugia
Per la prima volta a Perugia  eseguito  prelievo di organi su donatrice in arresto cardiaco. Specialisti medici e infermieri hanno  così permesso di...

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Per la prima volta a Perugia  eseguito  prelievo di organi su donatrice in arresto cardiaco. Specialisti medici e infermieri hanno  così permesso di tenere in vita gli organi donati

 Sono state necessarie due  figura professionale  che solitamente non  sono  coinvolte  nel prelievo degli organi  nel caso della donna di 53 anni deceduta mel pomeriggio di giovedì 11 febbraio  nella Unità di Terapia Intensiva  Cardiologica. E’ stato Indispensabile ricorrere al  supporto del gruppo dei perfusionisti, coordinato da Patrizia Renna e dalla cardio anestesista Cristina Todisco, visto che la donna era stata tenuta in vita con un apparecchio, chiamato Ecmo, che garantisce la circolazione extracorporea. L’intervento delle due professionalità  ha consentito di mantenere vitali gli organi fino al prelievo. Si è trattato di attività impegnativa e  straordinaria, effettuata per la prima volta all’ospedale di Perugia e di cui si hanno pochi riscontri a livello nazionale.  La volontà ed il supporto dei familiari della donna per la donazione hanno motivato ancora di più gli operatori sanitari coinvolti. E’ stato così possibile effettuare il prelievo dei reni  da parte  dall’equipe chirurgica del S. Maria della Misericordia  composta dal dottor Francesco De Santis e Francesco Pensi e dal  personale infermieristico  coordinato da  Francesco Alberati. Il prelievo del fegato  è stato effettuato dall’equipe dei medici Giovanni Coppola e Francesco Frongillo del Policlinico Gemelli.  L’attività di valutazione clinica degli organi è stata eseguita dal responsabile della struttura complessa di Anatomia Patologica professor Angelo Sidoni.  

Sono state infine prelevate anche le cornee trasferite alla Banca degli Occhi di Fabriano. Già  nella giornata di giovedi 11 febbraio  saranno eseguite le attività di trapianto sia a Perugia che a Roma. A conclusione delle attività di prelievo la responsabile del Centro Trapianti Tiziana Garzilli vuole sottolineare attraverso l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia: «Per la prima volta  è stato  effettuato un accertamento di morte cerebrale su una donatrice in Emco, una esperienza che ha impegnato un gruppo di professionisti che ha confermato  come il “sistema ospedale” abbia risposto appieno alle esigenze cliniche ed assistenziali  anche in questa circostanza speciale. Un grazie di cuore a tutti ed un abbraccio ai familiari della donatrice che hanno tramutato ancora una volta una tragedia in una speranza di vita per tanti pazienti».   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero