Saranno i militari di "Strade sicure" a svolgere servizio di vigilanza e controllo nel quartiere Fontivegge e negli uffici giudiziari. Dal prossimo 7...
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La decisione rientra nell'ambito di una mirata azione di rimodulazione ed ottimizzazione nell’impiego del contingente resasi necessaria a seguito della riduzione, avvenuta il 17 agosto scorso, di 20 unità dei militari assegnati in provincia, disposta dal Ministero dell’Interno per far fronte a «sopravvenute, indifferibili esigenze manifestatesi in alcune regioni in conseguenza dell’intensificazione degli sbarchi di migranti».
In questo contesto, il Comitato, presieduto dal Prefetto Armando Gradone, con la partecipazione, tra gli altri, del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha deliberato:
«La ratifica di quanto precedentemente deciso in via d’urgenza nella Riunione Tecnica di Coordinamento svoltasi lo scorso 11 agosto in ordine al recupero delle risorse da destinare immediatamente ad altre Regioni dalla soppressione, previe intese con i Vertici degli Uffici Giudiziari di Perugia e Spoleto, del servizio di vigilanza fissa presso i medesimi Uffici, che continueranno ad avvalersi, ovviamente, degli appositi dispositivi di sorveglianza assicurati da personale appartenente ad Istituti di Vigilanza Privata;
il mantenimento dei dispositivi di vigilanza presso le Basiliche Francescane di Assisi e Santa Maria degli Angeli e quelli di pattugliamento nei Comuni del “cratere sismico”;
la proposta di ottimizzazione delle modalità d’impiego dei militari attualmente disponibili formulata dal Comandante del Raggruppamento Umbria-Marche del contingente dell’operazione “Strade Sicure”, Col. Cesare Canicchio, grazie alla quale si renderà possibile attivare, pur se con una limitata aliquota di personale, specifici servizi di vigilanza destinati al potenziamento dell’attività di controllo nell’area di Fontivegge ed in quelle ove hanno sede gli uffici giudiziari del capoluogo. I nuovi servizi di vigilanza nell’area di Fontivegge ed in quella ove sono presenti gli uffici giudiziari del capoluogo saranno effettuati in stretto e costante raccordo con le forze di polizia secondo moduli operativi pianificati dal tavolo tecnico presieduto dal Questore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero