Perugia, a Ponte Felcino la nuova passerella sul Tevere: «Una cerniera per 15 chilometri di percorsi ciclopedonali»

Il nuovo ponte ciclopedonale sul Tevere a Ponte Felcino
PERUGIA - Con una lunghezza di 94 metri e una capacità di carico che la rende in grado di sopportare il passaggio di automezzi in caso d’emergenza, è diventata...

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PERUGIA - Con una lunghezza di 94 metri e una capacità di carico che la rende in grado di sopportare il passaggio di automezzi in caso d’emergenza, è diventata realtà dopo un lungo intervento la nuova passerella ciclopedonale che a Ponte Felcino connette i due lati del Tevere. Uno è quello del Bosco Didattico, a due passi dal molino della Torre della Catasta. Due aree che presto saranno interessate da altrettanti progetti di riqualificazione nell’ambito di un piano generale avviato per il rilancio dell’asse del Tevere. Cuore di parte di questi interventi e della rete di percorsi che si sviluppano lungo il fiume è proprio il nuovo ponte, cui si accede con delle rampe e scalinate. È stato definito «un tassello finale di una visione green», ma soprattutto «una cerniera» tra il tracciato del percorso ciclabile che proviene da Villa Pitignano e, sull’altra sponda, quello che va in direzione dei quartieri di Ponte Valleceppi e Ponte San Giovanni. In tutto 15 chilometri di sentieri che adesso si parlano e consentono di poter vivere il territorio con una mobilità alternativa.


La nuova infrastruttura è stata inaugurata ieri alla presenza, fra gli altri, del sindaco Andrea Romizi e dell’assessore ai Lavori pubblici Otello Numerini. Tecnici del Comune hanno prima illustrato il progetto (e gli altri per l’asse del Tevere) alla torre del Molino della Catasta. Presente anche l’assessore regionale Enrico Melasecche (Opere pubbliche).
I PARTICOLARI L’opera è costata 1 milione e 390mila euro (finanziata con fondi comunitari stanziati dalla Regione). Con uno sbocco sul Bosco Didattico, porterà in futuro ad un ampliamento dell’area naturale sulla sponda sinistra. L’ufficio comunale del verde pubblico ha infatti progettato un nuovo bosco planiziale su un’area di oltre 7.000 metri quadrati, una vera e propria estensione verso la zona urbanizzata del quartiere.
Dal punto di vista tecnico il ponte, a tre campate e realizzato in acciaio e che ricalca per forma quello di un tempo in muratura, presenta due pile e due spalle sulle sponde del fiume. Pile e spalle sono in calcestruzzo armato. La lunghezza complessiva è di 94 metri, con una sezione corrente di 4 metri, inclusi i parapetti di bordo. Le due travate principali di sostegno sono in acciaio corten saldato. L’asse è inclinato di circa 15 gradi rispetto al tracciato del fiume. Il piano calpestabile è con soletta in calcestruzzo cementizio armato collaborante, gettata in opera su lastre corten, irrigidite da tralicci metallici.

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Il Messaggero