Perugia, paura a Montebello per i furti: svuotata cassaforte

Perugia, paura a Montebello per i furti: svuotata cassaforte
 A Montebello corre il tam-tam della paura. I racconti si rincorrono tra persone che si incontrano al supermercato o che dialogano sui social. Corre la paura perché...

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 A Montebello corre il tam-tam della paura. I racconti si rincorrono tra persone che si incontrano al supermercato o che dialogano sui social. Corre la paura perché domenica è stata svuotata una cassaforte. I proprietari erano fuori. Il colpo, da quanto racconta radio paese, sarebbe avvenuto alle 18,30. I ladri hanno avuto tutto il tempo di aprirla e portare via tutto quando c’era dentro. Quando i proprietari sono tornati a casa, non hanno potuto far altro che chiamare i carabinieri per il sopralluogo di rito.

I timori crescono tant’è che c’è chi ha segnalato che in via del Rivotorto, sono stati trovati in terra un frullino e un piede di porco. Segno inequivocabile del passaggio di qualche ladro che ha cercato di entrare in qualche casa. Ed è logico che il colpo con la cassaforte aperta e gli attrezzi del mestiere dei ladri che sono stati lasciati in giro facciano alzare il livello di tensione tra i residenti. Residenti, tra l’altro, che in alcune zone del quartiere pagano la vigilanza privata per difendersi dai balordi e si chiudono in casa a doppia mandata di allarme.

A proposito di allarme anti furto. Una delle zone più battute dai balordi in queste settimane è quella di Sant’Enea. E così c’è chi è corso ai ripari chiedendo aiuto all’elettronica. «Ne sto istallando tanti di allarmi in quella zona», racconta un installatore. Una lunga serie di sistemi d’allarme messi in funzione per tenere lontani l’angoscia e i ladri.

Questo periodo che arriva a ridosso delle feste di Natale è uno dei più appetiti dai ladri che assaltano appartamenti e ville. E proprio per questo nei giorni scorsi in prefettura il prefetto Claudio Sgaraglia ha riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in cui sono state date le linee guida per un piano di difesa delle zone ritenute più a rischio. In particolare la questura ha preparato un piano per le zone più a rischio. In particolare per l’hinterland cittadino, tutta quella zona che unisce la periferia e le aree più vicine ai Comuni confinanti con Perugia. Da dove, a loro volta, arrivano richieste di innalzare al massimo possibile il livello di sicurezza attraverso controlli preventivi. Pattugliamenti, osservazione, posti di controllo: così ecco come saranno i controlli lungo le strade e le zone particolarmente a rischio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero