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Ci sono da tagliare le spese della sanità allora l’Azienda ospedaliera riduce della metà il servizio di accoglienza in ospedale in cui sono impegnati i volontari di Ada, Auser e Anteas. Le due postazioni gestite dai volontari delle tre associazioni da due (all’incrocio dei corridoio dell’ex Silvestrini e a due passi dal Cup) diventano una. Il risparmio? Non certo milionario secondo i conti fatti da Ada. Il rimborso è di 1200 euro al mese per ogni associazione, quindi con il taglio la spesa scende a 600 euro da moltiplicare per tre. Ma L’Azienda ospedaliera replica duro: «C’è un’intesa».
«Noi-spiega Luciano Taborchi, presidente di Ada (Associazione diritti anziani) Umbria-avevamo sette volontari impegnati, dal mattino al pomeriggio. E il servizio funziona. Adesso una postazione è gestita dai dipendenti che fanno portierato. Immaginate un ospedale come il Santa Maria della Misericordia in cui ogni giorno arrivano migliaia di persone. Il sevizio di accoglienza diventa strategico, soprattutto di fronte agli anziani che magari devono sostenere una vista. Inoltre non va dimenticato che quei volontari sono anche recettori e ammortizzatori del disorientamento, malumori e insoddisfazioni che tanti cittadini lamentano per i ritardi e carenze del servizio pubblico».
«Da mesi- aggiunge Elisa Leonardi, segretario generale Uilp Umbria- in previsione della scadenza della convenzione per detti servizi, le tre associazioni di volontariato avevano chiesto un incontro con la Direzione dell’Azienda ospedaliera per discutere il rinnovo e l’estensione delle attività di accoglienza ad altri punti di accesso dell’ospedale. Invece l’Azienda, con atto unilaterale, senza alcun confronto preliminare con le associazioni e neppure con le organizzazioni sindacali, ha dimezzato a partire dal mese di settembre il servizio di accoglienza offerto dai volontari e ad agosto ha convocato le tre associazioni solo per comunicare la decisione assunta. Abbiamo chiesto alla direzione dell’Azienda ospedaliera un incontro per discutere di quella scelta, ma ad oggi non è giunta alcuna convocazione». Così da un paio di mesi il servizio dei volontari è dimezzato.
Il taglio, sostengono Ada Umbria e Uilp, è un’ulteriore dimostrazione della scarsa considerazione che si ha verso il buon funzionamento dei servizi e del decadimento del servizio sanitario pubblico.
Il Messaggero