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Galeotto fu il video postato su Tik Tok. Per quel video un’infermiera dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, è finita sotto indagine. Indagine interna per capire se quello che è stato ripreso e girato sui social lede l’immagine dell’azienda. La storia è di qualche giorno fa, il video viene girato nella sala d’attesa del Pronto soccorso e l’infermiera verrebbe incastrata dalla chiamata a un paziente in attesa con scivolata sul cognome. Cognome straniero che, alla pronuncia, diventa una parolaccia.
Il video viene ripreso da chi si trova nello stesso stanzone. E l’inciampo linguistico diventa virale non appena il primo click lo gira su Tik Tok. Avviato l’accertamento interno, c’è da capire quale possa essere lo scivolone professionale della dipendente dell’Azienda ospedaliera. Quella della pronuncia talmente sbagliata del cognome da far balenare la parolaccia o anche il fatto che il paziente in attesa, per la tutela della privacy, doveva assere chiamato con un numero e non con il cognome? Che, magari, pronunciato in quel modo è sembrato quasi un dileggio nei confronti di chi era in attesa? L’avvio del procedimento e l’indagine interna ancora non è arrivato sul tavolo dell’Ufficio provvedimenti disciplinari.
Il fatto particolare è che la scivolata social e l’indagine, arrivano proprio nei giorni in cui al Pronto soccorso è partito «Chiedi a me, sono qui per te» il nuovo servizio di accoglienza rivolto ai pazienti e familiari, accompagnatori e caregiver nella fascia oraria 10-18, dal lunedì al sabato. L’obiettivo è offrire un supporto informativo agli utenti e familiari sia al momento dell’arrivo in Pronto soccorso che prima e dopo il triage. Poi è arrivato il video galeotto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero