Perugia, movida senza freni: tre ragazzi in ospedale

Perugia, movida senza freni: tre ragazzi in ospedale
PERUGIA Dice: le botte del sabato sera sono sempre esistite. Le risse, gli eccessi, i “bollettini” del week end a tutto eccessi ci sono sempre stati. Vero, ma un...

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PERUGIA Dice: le botte del sabato sera sono sempre esistite. Le risse, gli eccessi, i “bollettini” del week end a tutto eccessi ci sono sempre stati. Vero, ma un continuo di casi come si sta sviluppando dall’estate a oggi è sintomo probabilmente di un malessere più profondo della voglia di esagerare in giro per bar e locali.


Risse, coltellate, aggressioni, ragazzi che vanno e vengono dal pronto soccorso: un conto che si aggiorna purtroppo di settimana in settimana.
TRE FERITI
L’ultimo caso o gli ultimi casi nella notte tra sabato e domenica, quando all’ospedale Santa Maria della misericordia fanno accesso tre ragazzi: due poco più che ventenni intorno alle tre del mattino, e circa un’ora più tardi un altro ragazzo di venticinque anni. «Aggressione»: questo è quanto recita ognuno dei loro referti. Aggrediti dunque, presi a botte e spintoni. Con una prognosi non altissima, per tutti si va da sei a dieci giorni.
L’ulteriore elemento è che i tre raccontano di essere stati aggrediti praticamente nella stessa zona: i due ragazzi parlano della zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte, il terzo indica via Soriano che è una delle strade principali dell’area. Insomma, il sospetto che i tre feriti possano essere collegati e che dunque le tre aggressioni possano essere avvenute non solo negli stessi orari ma anche sostanzialmente nella stessa situazione ad alta tensione c’è tutto.
Ricapitolando, i tre potrebbero essere stati vittima di tre aggressioni in tre momenti differenti, nella stessa zona della città e nello stesso lasso di tempo, ma potrebbero anche essere stati assieme vittima di un’aggressione. Oppure potrebbero essere stati tra i partecipanti a una rissa: qualunque ipotesi sia quella reale, è comunque inquietante. Perché racconta di una tensione continua nelle notti di divertimento, racconta di una movida senza freni in cui si finisce quasi sempre a fare a botte.
LOCALI COME DISCO
Certo, andrebbe ricostruita anche un’altra cosa e cioè se i fatti di violenza che hanno visto protagonisti loro malgrado i tre ragazzi siano cominciati nella zona di Sant’Andrea delle Fratte oppure se lì abbiano trovato il finale.

Va detto come in diversi nel mondo della notte continuano a raccontare di bar e circoli che di fatto operano da discoteche: e cioè serate, alla cui vigilia si raccomanda il Green pass, che magari iniziano con persone ai tavoli a sorseggiare drink mentre ascoltano la selezione musicale proposta dal dj ma che, alla lunga, si trasformerebbero in vere e proprie serate danzanti con molte persone che si alzano dai tavoli e cominciano a ballare. Oltre al fatto che, contrariamente al centro, in periferia gli orari di stop alla mescita di alcol vanno oltre l’una e trenta del mattino. Situazioni controllabili in maniera molto più difficile rispetto a una discoteca, dove i buttafuori svolgono un ruolo importante di controllo dentro e fuori il locale e dove i collegamenti con le forze dell’ordine sono più immediati. Situazioni anche di scorrettezza visto che le discoteche sono chiuse per Covid. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero